09:33:47 Si conoscerà solo il prossimo otto luglio il destino della Casertana Calcio, data entro la quale si avrà il verdetto sul ricorso che ha annunciato il presidente Giuseppe D’Agostino contro l’esclusione del sodalizio rossoblù dalla prossima LegaPro.

E’ bene dirlo con estrema chiarezza: si tratta di un tentativo disperato che, molto probabilmente, avrà solo l’effetto di un accanimento terapeutico su un malato terminale qual è oggi il calcio a Caserta.

I regolamenti non sembrano ammettere altre strade: entro la giornata di ieri bisognava presentare la fidejussione per l’iscrizione al campionato cosa che il presidente dei Falchetti non è riuscito a fare.

«Non siamo riusciti ad ottenere la fideiussione – ha dichiarato nella tarda serata di ieri al Mattino. Mi sono fidato troppo di chi aveva fatto la fideiussione le scorse stagioni e solo pochi giorni fa mi ha fatto sapere di non poterla emetterla.

Ho fatto il possibile ma non c’era più tempo.  Già alle 18.30 quando stavo andando a Salerno, con gli assegni circolari in mano, avevo capito che non ce l’avremmo fatta. Ho parlato con l’avvocato e proporremo ricorso».

Il calcio a Caserta a meno di colpi di scena che tutti ovviamente auspicano, ma che, oggettivamente, appaiono improbabili, sembra destinato a scomparire per ripartire dalle serie minori.

Anche la soluzione della serie D appare poco percorribile: servirebbero 300mila euro per iscriversi al torneo, cifra più o meno uguale a quella che sarebbe servita per la LegaPro.

Ai tifosi non resta che sperare: la proprietà, invece, a prescindere da tutto dovrà delle spiegazioni ad una piazza che non meritava questa ennesima mortificazione.