CAPUA. Più che l’ambizione personale, nel centrosinistra capuano sta prevalendo la logica di costruire la coalizione più ampia possibile, in modo da mettere in campo uno schieramento che possa contrastare lo strapotere del sindaco uscente Carmine Antropoli che, intorno all’avvocato Giuseppe Chillemi sta cercando di costruire una vera e propria corazzata.
In questo spirito, l’idea di celebrare le primarie appare da escludere: lo sforzo che stanno facendo tutti è quello di arrivare ad una sintesi politica e non ad una conta che, l’esperienza insegna, è stata sempre traumatica.
Nonostante i buoni propositi, il processo di sintesi si prospetta ancora lungo, dal momento che i nomi sul tavolo sono ancora tanti.
A coordinare le operazioni sono i consiglieri comunali Antonio Gucchierato, Antonio Minoja, Pasquale Frattasi e Caputo che hanno coinvolto anche i partiti e le associazioni per cercare di allargare il più possibile la base.
Allo stato pronti a giocarsi la loro carta ci sono il consigliere comunale Pasquale Frattasi che sarebbe sostenuto dall’associazione Capua Bene comune e dall’altro consigliere comunale Gucchierato che si è distinto per la sua attività d’opposizione proprio con il collega del centrosinistra. C’è poi l’altro consigliere comunale Fabio Buglione che vorrebbe giocarsi le sue carte dopo la buona affermazione alle regionali con la lista di Enzo D’Anna Campania in rete con la quale ha raccolto in città circa seicento voti.
C’è poi il coordinatore cittadino del Pd Luigi Di Monaco al quale va il merito di aver ricostruito il circolo dopo lo tsunami di cinque anni fa e di non aver mai abbandonato la nave dei democrat anche quando questa non era un vascello che viaggiava a gonfie vele come oggi sia sul piano regionale che su quello nazionale. Di Monaco, oltre che sul partito, sta lavorando per incassare il sostegno anche della civica Terra libera che fa riferimento al consigliere regionale Luigi Bosco e che, a Capua è guidata dall’ex difensore civico Claudio Barresi.
Nome nuovo, si fa per dire, è quello poi del medico Ludovico Preziosi lunga militanza dal Pds ai Ds che, però, non ha mai preso la tesssera del Partito democratico.
Preziosi vorrebbe ritornare in campo giocandosi le sue carte come primo cittadino.
In questa corsa sta lavorando anche per incassare il sostegno di “Ora” l’associazione di Paolo Romano, ex presidente del consiglio regionale, nata in città sulle ceneri del Nuovo centrodestra.
Altro nome che ha una lunga esperienza alle spalle potrebbe essere quello di Luca Branco, che in passato è stato già candidato sindaco e che punta a riscattare quella sconfitta facendo leva sul vento in poppa del centrosinistra, ma soprattutto cercando di ottenere l’appoggio dell’associazione Capua 3 luglio che, in rampa di lancia, ha anche il nome di Amedeo Iocco che pure gode di tanti estimatori in città oltre che del prestigio che gli deriva dal padre, importante dirigente della Democrazia cristiana.
A completare il quadro, poi, ci sono i pentastellati di Beppe Grillo che a Capua si stanno organizzando per schierare una lista competitiva che punta ad essere la mina vagante di questa importante competizione amministrativa.