18:47:00 MARCIANISE. E' tra i consiglieri di minoranza più attivi in questi primi mesi del 'Velardi bis' a Marcianise. Parliamo di Antimo Rondello, già presidente del consiglio comunale, il quale fa il punto sull'attività amministrativa in città dopo sei mesi dalle elezioni comunali.

Consigliere Rondello come considera questi primi mesi della nuova amministrazione di Marcianise?

«La pandemia e la carenza del personale del Comune sicuramente non aiutano, ma attualmente a Marcianise c'è un vero e proprio blocco amministrativo. Anche se il sindaco Velardi pare abbia messo mano a qualche vecchio progetto, allo stato attuale non c'è nulla di concreto all'orizzonte».

Tra le varie questioni irrisolte che ci sono a Marcianise, c'è sicuramente quella legata alla piscina comunale. Siamo ancora distanti da una risoluzione del problema?

«Purtroppo temo di si. La piscina comunale di Marcianise, in seguito ad un contenzioso con la società addetta alla gestione della struttura, è ormai chiusa da anni. Durante le sedute della commissione Lavori pubblici, abbiamo discusso del problema e abbiamo lavorato per cercare una soluzione e provvedere ad una apertura immediata della piscina, ovviamente appena le restrizioni anti-Covid lo consentiranno. Con grande disappunto dobbiamo registrare una mancanza da parte della maggioranza, la quale non ha inserito somme in bilancio per quanto concerne la piscina; si fa riferimento ad un project financing a partire dal 2022. Dunque, la struttura di Marcianise resterà chiusa per almeno un altro anno».

Già durante il precedente mandato elettorale, lei era stato tra i promotori della costruzione di un parcheggio a raso nella zona della stazione ferroviaria. A che punto è questo progetto?

«Anche in questo caso, i soldi che erano stati stanziati per l'acquisizione dei terreni della Curia per la costruzione del parcheggio non sono stati inseriti nel bilancio. Durante la precedente amministrazione avevo presentato un emendamento attraverso il quale proponevo l'apertura di un'area dedicata alla sosta delle auto nei pressi della stazione. La mia iniziativa puntava a soddisfare le esigenze dei residenti ma soprattutto dei commercianti di via Matteotti, che quotidianamente devono fare i conti con le auto dei pendolari parcheggiate per ore lungo la strada. Anche in questo caso, però, registriamo un ritardo da parte dell'amministrazione, che al momento ha pensato bene di riporre il progetto nel cassetto».