21:41:14 C'è una relazione causale, o anche di concausa, tra la presenza di siti di rifiuti incontrollati sul territorio dei comuni delle province di Napoli e Caserta ricompresi nella cosiddetta Terra dei Fuochi, e l'insorgenza di alcune patologie, come il tumore alla mammella, l'asma, le varie forme di leucemie, le malformazioni congenite.

Il dato, tanto atteso da cittadini e comitati, che finora era solo un'ipotesi degli scienziati, è stato confermato dal rapporto conclusivo dei lavori dell'accordo che la Procura di Napoli Nord - l'ufficio giudiziario ha sede ad Aversa (Caserta) - stipulò nel giugno 2016 con l'Istituto Superiore di Sanità.

Il rapporto conclusivo dei lavori frutto di quell'accordo è stato illustrato nel corso di un incontro svoltosi on line alla presenza del procuratore di Napoli Nord Francesco Greco, del Procuratore Generale di Napoli, Luigi Riello, e del presidente dell'Iss Silvio Brusaferro. Per Greco le bonifiche, che "non sono mai partite veramente", "vanno fatte immediatamente: dopo il Covid è questa l'emergenza più importante per Caserta e Napoli".

“I risultati dell'indagine della Procura del Tribunale di Napoli Nord dimostrano come la Terra dei Fuochi sia un’emergenza sulla quale non può calare l’attenzione. Auspico che Regione e Governo ora mettano in campo tutte le forze utili per attuare con urgenza gli interventi necessari sul fronte ambientale e sanitario. Lo ripetiamo da anni, ma oggi alla luce di questi dati allarmanti la Campania non può permettersi di perdere altro tempo”.

Così il capogruppo Lega Gianpiero Zinzi, nella passata Legislatura Presidente della Commissione Terra dei Fuochi, ecomafie e bonifiche del Consiglio regionale della Campania.

 “Chiedete scusa. Voi che ci avete definiti allarmisti, voi che sapevate e avete taciuto. Voi medici negazionisti. Maledetti tutti quelli che si sono girati dall’altra parte. Maledetti politici corrotti, camorristi, imprenditori camorristi, colletti bianchi camorristi. Noi che l’abbiamo raccontata la Terra dei fuochi lo abbiamo sempre saputo. I rifiuti smaltiti illegalmente, interrati o bruciati in superficie, uccidevano donne e bambini, uomini e vecchi.

Bastava sentire il puzzo delle discariche, vedere la terra violentata. Bastava girare nei cimiteri e leggere sulle lapidi le età dei morti così innaturali. Bare bianche, e volti dell’età dell’innocenza sui quei marmi freddi della morte. Per anni hanno svolto indagini d’accordo con l’Istituto superiore di sanità e oggi la procura della Repubblica di Napoli Nord  ci dice che è dimostrato il legame tra la presenza di siti di rifiuti incontrollati sul territorio dei comuni delle province di Napoli e Caserta, nella cosiddetta Terra dei Fuochi, e l’insorgenza di tumori, leucemie e asma. Adesso aspettiamo i fatti.

Bisogna affrontare l’emergenza ambientale che è anche emergenza sanitaria. E lo diciamo ora che siamo in piena pandemia da COVID-19: Fate presto!”. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto