CASAPESENNA. In virtù del comunicato divampato a mezzo stampa, dove riportava che l'abitazione del primo cittadino De Rosa era acquisita a patrimonio comunale, e quest'ultimo come si evince dal bilancio non versa nemmeno un centesimo di canone d'affitto, la consigliera di opposizione Battistina Petrillo afferma:
"incredula e soprattutto amareggiata da tale questione, visto che dall'elenco degli immobili acquisiti al patrimonio comunale aggiornato al 19.11.2013 risulta che con ord. Num.6 del 19.02.2013 l'abitazione intestata alla sig.ra Magliulo Maria (madre del sindaco, e attuale abitazione di quest'ultimo) risulta acquisita, e inoltre risulta dal bilancio che per tale abitazione non vi alcune entrata comunale in termini di canone di affitto". Allora Petrillo rivolgendosi al primo cittadino chiede: è acquisita oppure no a patrimonio comunale tale abitazione? Caro sindaco non è altrettanto vero che è detenuta dall'intestataria, e da te abitata senza alcun titolo? È normale e legale che per godere di questo bene di proprietà pubblica non venga versato nemmeno un centesimo? "Interrogativi - precisa Petrillo - caro sindaco scaturiscono dal fatto che la legge, nonostante vi sia una discussione al Tar e al Consiglio di Stato, che qualsiasi bene di proprietà pubblica devono essere concessi ad associazioni che perseguitano finalità pubbliche, oppure mediante bando vanno assegnate a famiglie bisognose, quindi noto che in questi parametri lei attualmente non rientra".In conclusione Petrillo si auspica: "delucidazioni nel breve tempo dal primo cittadino, visto che gli interrogativi avanzati non sono degli attacchi per infangare il sindaco, ma solo a fini della trasparenza e della legalità, visto che ci ritroviamo un primo cittadino "legale" che occupa in maniera illegale un bene acquisito patrimonio comunale". “Abusivismo e illegalità, sono temi evidentemente troppo cari e troppo familiari ad alcuni nostri esponenti dell’opposizione, come la Petrillo, che fanno forse parte del patrimonio genetico per cui difficilmente eliminabili. “ Sono queste le prime parole del sindaco, Marcello De Rosa, che risponde senza mezzi termini alle dichiarazioni rilasciate da Battistina Petrillo, consigliere di minoranza, ai media locali. “ Ho più volte affermato- stigmatizza il sindaco- in eventi a cui hanno preso parte magistrati e rappresentanti dell’associazionismo, che chi getta fango sul nostro territorio è quasi sempre chi dovrebbe invece promuoverne il riscatto. Ancora una volta tocca leggere- sottolinea De Rosa- notizie false e tendenziose, che hanno il solo effetto di creare confusione e discreditare l’intero paese, perché un sindaco, che piaccia o meno all’opposizione, rappresenta tutto il territorio. La mia chiarificazione- specifica- è quindi rivolta semplicemente ai cittadini che hanno il sacrosanto diritto ad un’informazione chiara e veritiera. Per cui occorre precisare- prosegue- che per mero errore tecnico l’immobile, di cui è intestataria di madre, risulta nei beni acquisiti dal Comune, ribadisco puro errore tanto che abbiamo ben due sentenze, quella del Tar e quella del Consiglio di Stato che hanno chiarito la legittima proprietà dell’immobile. Se poi- continua Il sindaco- è illegale che un figlio viva in un’immobile materno, vuol dire che siamo giunti davvero al ridicolo. Forse c’è chi del ridicolo ne ha fatto uno stile di vita. Io no, e non consento a nessuno di veicolare false informazioni, considerato che in alcuni casi si configurano gli estremi per poter sporgere querela per danno all’immagine. In Italia abbiamo, giustamente la libertà di parola e di opinione ma non abbiamo nel nostro ordinamento giuridico la libertà di diffamazione. Si cercano spunti per l’attimo di notorietà ma- conclude il sindaco- non si fa un’analisi seria sulla reale trasformazione del nostro territorio. In quattordici mesi di amministrazione stiamo trovando una soluzione per 180 beni acquisti al patrimonio comunale, soluzioni che nelle precedenti amministrazioni, di cui facevano parte anche alcuni esponenti dell’attuale minoranza,nessuno ha cercato o proposto. Abbiamo abbassato la tari, approvato il prolungamento del parco della legalità, acquisito un bene confiscato per l’isola ecologica. Forse, se la nostra opposizione partecipasse alla vita socio-culturale, che in questo ultimo mese è in gran fermento, si renderebbe conto che a Casapesenna non c’è più spazio per pettegolezzi di bassa levatura.”