08:56:04 SANTA MARIA CAPUA VETERE. È da poco arrivata la notizia della candidatura di Raffaele Aveta, avvocato e attivista per le tematiche ambientali, in qualità di Sindaco di Santa Maria Capua Vetere.

Da molti anni lei è attivo sul piano sociale, ora si parla del piano politico. È ufficiale la sua candidatura?

«Dopo tanti anni di impegno civico, sono molti i cittadini che mi chiedono un impegno diretto  come candidato sindaco alle prossime elezioni. Non nascondo che è forte la volontà di dare un contributo alla Città, considerate le numerose emergenze che da tempo la affliggono. Tanti sono i problemi irrisolti, qualche esempio attuale sono lo STIR e l’ospedale Melorio. Al momento sto valutando il modo migliore per rendere concreto questo contributo».

Le Associazioni che in questi anni l’hanno sostenuta saranno al suo fianco in caso di candidatura?

«Le Associazioni “Fermiamo il degrado ambientale”, “Futuro 2030”, "Adotta la città" e “Comitato NO STIR” si impegneranno direttamente con la costruzione di liste civiche a mio supporto. Centinaia di sammaritani si sono mostrati desiderosi di impegnarsi per il bene della città e di collaborare su temi concreti».

Ci sono delle interlocuzioni politiche allo stato attuale?

«A me interessano i cittadini e la Città, confrontarsi su questioni concrete. La politica partitica mi interessa poco. L’unico gruppo politico con cui sono al momento in contatto è il Movimento 5 Stelle, principale gruppo che, in questi anni, ha affiancato le mie iniziative. Il mio dialogo con loro è stato perciò naturale. Attualmente portiamo avanti iniziative comuni sulla riapertura del Melorio, sul recupero del centro storico attraverso il superbonus 110%, sulla piantumazione di nuovi alberature con il progetto Alberi per il Futuro 2020, sul piano traffico».

Quali sono i temi di cui si occuperà?

«Negli ultimi anni la città di Santa Maria Capua Vetere ha visto peggiorare notevolmente le condizioni della sua vivibilità. Pensiamo ai due incendi dell’anno scorso allo Stir, con la liberazione di diossine nell’aria, alla chiusura del Pronto Soccorso e dei reparti dell’Ospedale, al dissesto e allo sprofondamento delle strade, al sequestro dell’Arco di Adriano, pensiamo alla presenza nell’aria di polveri sottili segnalate dall’ARPAC. Pensiamo alla mancata realizzazione di opere pubbliche. Questi sono alcuni esempi delle tante emergenze che richiedono maggiore impegno per restituire decoro e bellezza alla città, sviluppando le sue enormi potenzialità e proiettandola verso uno sviluppo sostenibile, dove l’ecologia e il rispetto dell’ambiente siano al centro dell’azione politica». 

Lei è professore di diritto dei beni culturali e ha già ricoperto incarichi pubblici. Queste sue esperienze potranno aiutarla nel costruire un progetto di rilancio per la città?

«Sì, la Presidenza dell’ente del Parco regionale “Roccamonfina- Foce Garigliano” è una preziosa esperienza amministrativa, nella quale ho imparato a trasformare le idee in progetti concreti, come in parte sto già facendo per Santa Maria. Ho salvato dalla speculazione edilizia e dalla cementificazione estese aree del parco, come la zona della Foce del Garigliano. Inoltre, da anni mi occupo con passione di arte e tutela dei beni culturali. Questo potrebbe aiutarmi a realizzare un sogno per la mia città. La creazione di un parco d’arte, un Museo a cielo aperto, con 100 sculture e istallazioni, realizzate da artisti italiani e stranieri, disseminate sul territorio cittadino. Un progetto che potrebbe attirare migliaia di visitatori e arricchirebbe l’offerta turistica di Santa Maria».

Claudia Mazzarelli