16:02:52 Si è formalmente insediato il tavolo di coordinamento per la finalizzazione del “Programma per la Campania” del candidato del centro destra alla Regione, Stefano Caldoro.

Il documento recepisce tutte le istanze territoriali raccolte dai partiti di centrodestra e le proposte immediatamente realizzabili per una Campania che ha il diritto di rinascere.

Al tavolo di lavoro, che sarà permanente ed ampliato ancora, per il programma partecipano: Salvatore Varriale e Giuseppe Russo che ne sono i coordinatori; per Forza Italia partecipa Caterina Miraglia, per Fratelli d’Italia Sergio Vetrella (che si è collegato via skype perché all’estero per lavoro), Marcello Feola, per la Lega Aurelio Tommasetti, per l’UDC Ciro Falanga, per Noi con l’Italia, Giuseppe Cali’, per ADC Lello Gallotta, e ancora Giovanni Centrella e Alessandro Sansoni per Cambiamo. 

Il tavolo di coordinamento per il programma prevede inoltre l’allargamento e la partecipazione, già dai prossimi incontri, ai rappresentanti delle Autonomie Locali e dei Comuni. Il programma per la Campania del candidato alla Regione, Stefano Caldoro, punta a migliorare la qualità della vita dei campani. Tra i temi principali al centro delle proposte la fiscalità e le tasse, ma anche la scuola, la sanità, i servizi e gli investimenti per l’economia e per il lavoro. Progetti e infrastrutture realizzabili e recupero di aree completamente abbandonate da destinare alla creazione di nuove attività economiche e di sviluppo.

Per Stefano Caldoro “Il programma per la Campania prevede di innestare la marcia dell’efficienza nella Pubblica Amministrazione. Prevede di fare, di andare oltre gli annunci ai quali abbiamo assistito negli ultimi 5 anni.

Saranno centrali i temi del lavoro e della salute e presenteremo idee concrete, progetti che realizzeremo.

È il tempo della serietà e delle competenze. Dobbiamo giocare e vincere la sfida della innovazione, impegnare le risorse europee sui grandi asset dello sviluppo. Passare dalle clientele alle opportunità”.

“Il programma al quale stiamo già lavorando da tempo - sottolinea- ci consentirà di dare un nuovo volto alla nostra Regione, di essere orgogliosi e felici di vivere in uno dei luoghi più belli in assoluto ma nel quale vengono negati i servizi essenziali”.“Lo sviluppo si costruisce con idee chiare e semplificando. Senza innamorarsi di sigle e formule vuote.

Campania: Caldoro, le Zes? Un fallimento. Serve cambiare Si finanzino aree vaste e settori strategici

In questi anni abbiamo spesso sentito parlare di Zes (Zona Economica Speciale), ma così come sono state immaginate non funzionano. Ed infatti sono solo sulla carta”. Così Stefano Caldoro, candidato presidente del centrodestra in Campania.

“Siamo - rilancia - in un momento cruciale per la nostra economia e servono decisioni drastiche. Le aree ad investimenti facilitati, con meno burocrazia e tasse più basse sono assolutamente utili, ma non possiamo limitarle solo geograficamente. Meno tasse e zero burocrazia sono i due pilastri su cui costruire la ripresa economica. Non possiamo confinarle a poche aree né costruire recinti amministrativi. Sulla carta si sono disegnate delle zone speciali, anche in Campania, senza una logica produttiva”.

“Se abbiamo un'industria che produce cosa facciamo? Le chiediamo di spostarsi? Solo perché magari a pochi chilometri paga meno tasse? Bisogna - sottolinea - aiutare e sostenere le imprese a prescindere dalla zona di apparenza. Si finanzino settori produttivi e filiere modello Cluster in Germania, chi ha voglia di rilanciare, crescere e creare lavoro”.

“Le Zes si avviano al fallimento. Governo e Regione devono cambiare queste regole rigide. Ed invece PD e M5S fanno solo propaganda sul nulla”, conclude.