CASERTA. "La rimozione dei gazebo legittimamente installati e autorizzati sul corso Trieste è l'ennesimo episodio di una serie di azioni messe in atto senza che vengano in minima parte considerate e valutate le ragioni e i diritti degli esercenti pubblici della nostra città".
Lo dichiara Donato Affinito, a nome dell'associazione CasertaOggi. "Non entro nel merito - aggiunge Affinito . della progettazione delle pedane che l'amministrazione comunale si sta affannando a far installare, perché non ne conosco l'autore, forse interessato più ad impedire il parcheggio delle automobili che a creare decoro urbano. Come al solito si procede a tentoni, non rendendosi conto che il corso Trieste è ormai lo spettro di quello che fu: una strada importante del commercio cittadino, attraversata e vissuta da migliaia di persone ogni giorno. Non si pensa a tutto questo ma forse a tentare di mettere a posto le carte di progetti finanziati con denaro pubblico, che non mi risulta siano stati condivisi con la città". "Ciò che mi preme denunciare - continua Affinito - è il fatto della rimozione di gazebo che lo stesso Comune ha autorizzato tempo fa, incassando anche quanto dovuto per l'occupazione del suolo pubblico e dopo che i commercianti avevano aderito a realizzare le loro installazioni secondo i principi fissati dallo stesso Comune. Ci si aspetta forse che i commercianti denuncino il Comune, con ulteriore danno delle casse comunali". "Ormai la città è allo sbando totale - conclude Affinito - e chi ne paga le conseguenze sono i casertani. Mi auguro che al più presto la città torni ad avere una guida scelta dagli elettori, ripristinando anche il principio democratico del giudizio che i cittadini danno agli amministratori da loro eletti. Un principio che invece attualmente non è valido per un'amministrazione comunale dove i dirigenti si inventano soluzioni ogni giorno diverse da quelle che loro stessi avevano promosso e attuato fino a ieri. Uno scandalo unico".