SAN PRISCO. Sono ormai cinque anni che la scuola Verdi di San Prisco è chiusa per inagibilità e, molto probabilmente, non aprirà mai più. La delibera del commissario straordinario Vincenzo Lubrano dello scorso 26 novembre, infatti, forse ha decretatala la fine del plesso.
Stando al progetto presentato dal Comune, se l’istituto dovesse rientrare nel ‘Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate’, sarà demolito e al suo posto sorgerà una struttura polivalente. A quanto pare gli stabili attualmente a disposizioni delle istituzioni scolastiche di San Prisco, soddisfano le esigenze degli alunni della città tifatina. Insomma, il plesso di via Verdi serve più come struttura polivalente sportiva e culturale che come scuola.
Chissà qual è il pensiero degli attivisti del Movimento 5 Stelle che, negli ultimi mesi, hanno riportato la questione alla ribalta della cronaca locale.
Era il 28 novembre quando, nei pressi dell’entrata posteriore del plesso scolastico, c’è stato un incontro nell’ambito dell’iniziativa ‘Open day Scuola Verdi’, un’azione di forte sollecitazione che mira alla riapertura del plesso scolastico chiuso dal 2010. «Questi cinque anni di inagibilità – si legge in una nota dei grillini precedente all’assemblea del 28 novembre - hanno provocato agli alunni, ai genitori e alle attività commerciali una situazione di estrema difficoltà. La vicenda è ancora una ferita aperta per San Prisco. E’ un ritardo che si protrae ormai da anni e che ha lasciato la scuola in uno stato di abbandono. Non possiamo continuare a restare inermi di fronte a tale immobilismo. Facciamo che diventi la lotta di un’intera comunità perché la scuola è un bene di tutti i cittadini e non si può accettare che venga abbandonata». Quale sarà la reazione alla notizia di una possibile demolizione dell’istituto scolastico?