MARCIANISE. Il giudice del Tar del Lazio Franco Angelo Maria Bernardi e il sindaco di Baia e Latina Michele Santoro: sono questi gli indagati eccellenti nell’inchiesta della Procura di Napoli sullo spaccio di banconote provento di reato e titoli di stato stranieri contraffatti per miliardi.

 

Sono complessivamente 28 gli indagati per i quali la procura distrettuale di Napoli (pm Conzo, Landolfi e procuratore aggiunto Borrelli) ha emesso altrettanti avvisi di conclusione indagine. L'indagine dei carabinieri del colonnello Sergio De Caprio (il capitano Ultimo che arrestò Totò Riina) è durata anni e si è focalizzata sulla figura di Mauro Russo, già arrestato in passato per associazione a delinquere di stampo mafioso e riciclaggio, ritenuto vicino al latitante della Nuova Camorra Organizzata Pasquale Scotti. Secondo l’accusa esisterebbe un'organizzazione criminale, di carattere transnazionale, finalizzata all'acquisto e spaccio di monete e banconote provento di reato, nonché di titoli di stato stranieri contraffatti o alterati (i cosiddetti «silver coin certificate»). Reati commessi truffando istituti di credito e privati e con l'aggravante di aver favorito il gruppo camorristico del clan Belforte, leader a Marcianise e paesi limitrofi.