20:07:46 CASERTA. Da oggi, l'App Immuni sarà disponibile sugli Store e potrà essere scaricata gratuitamente da tutti gli italiani sui propri smartphone.

La sperimentazione, invece, partirà ufficialmente il 3 giugno in quattro regioni: Puglia, Abruzzo, Marche e Liguria.

"Più che una sperimentazione si tratterà di un test di pochi giorni, forse una settimana, per provare le funzionalità dell'App", spiega all'ANSA Pierluigi Lopalco, epidemiologo a capo della task force pugliese per l'emergenza Coronavirus.

L'App Immuni offre la possibilità di tracciare i contatti dei contagiati dal Covid-19, secondo Lopalco uno "strumento utile" perché, in caso di contagio di una persona, "ci aiuterà a rintracciare tutti i suoi contatti, anche quelli sconosciuti che diversamente non riusciremmo a raggiungere".

"Io la scaricherò - prosegue il professore - l'App Immuni rappresenta una sicurezza per ognuno di noi".

Una volta installata basterà inserire pochi dati, come il proprio Comune di residenza, e il sistema funzionerà in automatico: saranno gli smartphone sui quali è presente l'App - quando si troveranno a una distanza inferiore a un metro - a scambiarsi dei codici generati automaticamente e in maniera anonima.

Via libera dal Garante per la Privacy alla app "Immuni".

"Sulla base della valutazione d'impatto trasmessa dal ministero - spiega l'Autorità - il trattamento di dati personali effettuato nell'ambito del Sistema può essere considerato proporzionato, essendo state previste misure volte a garantire in misura sufficiente il rispetto dei diritti e le libertà degli interessati, che attenuano i rischi che potrebbero derivare da trattamento".

Considerati "la complessità del sistema di allerta e del numero dei soggetti potenzialmente coinvolti", il Garante ha comunque indicato "una serie di misure volte a rafforzare la sicurezza dei dati delle persone che scaricheranno la app.

Tali misure potranno essere adottate nell'ambito della sperimentazione", in modo da "garantire che nella fase di attuazione ogni residua criticità sia risolta".

https://www.immuni.italia.it/

Con l’App è arrivato anche il primo virus ad essa collegato.

Una campagna di virus informatici investe l'Italia nelle ore in cui sta per essere resa disponibile l'app Immuni sui negozi digitali. A renderlo noto con un avviso Agid-Cert, la struttura del governo che si occupa di sicurezza informatica.

Il virus si chiama FuckUnicorn e diffonde un ransomware (un virus che prende in ostaggio i dispositivi e poi chiede un riscatto) con il pretesto di far scaricare un file denominato Immuni.

Si diffonde attraverso una mail che invita a cliccare su un sito fasullo che imita quello del Fofi, la Federazione Ordini dei farmacisti italiani.

Il nome del dominio scelto per clonare il sito - spiega Agid-Cert nella comunicazione del 25 maggio - è simile a quello reale, con la lettera "l" al posto della "i" (da fofi a fofl).

Il ransomware scaricabile dal sito fake è rinominato "IMMUNI.exe", una volta eseguito mostra un finto pannello di controllo con i risultati della contaminazione da Covid-19. Nel frattempo il malware provvede a cifrare i file presenti sul sistema Windows della vittima e a rinominarli assegnando l'estensione ".fuckunicornhtrhrtjrjy".

Infine, mostra il classico file di testo con le istruzioni per il riscatto: il pagamento di 300 euro in bitcoin per liberare i file cifrati.

Il Cert-Agid spiega di aver "già allertato i comparti di pertinenza".

La Polizia Postale sta indagando.

Gli accertamenti, secondo quanto si apprende, sono in corso da alcuni giorni e gli esperti del Cnaipic, il Centro nazionale per la protezione delle infrastrutture critiche, stanno cercando di individuare i server e gli indirizzi Ip utilizzati per spedire le mail.