17:57:04 Il Consigliere Comunale Stefano Mariano ha protocollato la mozione con cui chiede al Sindaco Marino ed al Dirigente Biondi, la revoca immediata della Delibera Dirigenziale n.486 del 6 aprile 2020.

Il Consigliere ritiene, che per la  gravità ed urgenza dei fatti  esposti, la mozione debba essere  inserita nell'Odg del prossimo Consiglio Comunale.

«La salute pubblica e la salvaguardia dell'ambiente – spiega –

sono tematiche estremamente importanti , fortemente sostenute da FdI».

«Nelle ultime settimane abbiamo assistito alla notizia del biodigestore che il sindaco Marino, senza convocare  la giunta comunale, ha deciso di piazzare sui colli Tifatini».

A scagliarsi contro la decisione Gianmichele Castello, dirigente regionale di Gioventù Nazionale, che ha fondato un comitato anti biodigestore che come prima azione concreta ha organizzato una raccolta firme per bloccare la decisione del sindaco.

«Questo è solo l’inizio. Il sindaco Marino non aveva previsto che avrebbe dovuto fare i conti con i cittadini della zona dove ha autonomamente deciso di piazzare il biodigestore.

Non si può pensare di prendere una decisione del genere, che prevede l’impiego di ben 44000€ di denaro pubblico.

Il primo cittadino non può pensare di non dover rendere conto ai cittadini delle proprie azioni, dimenticando che è stato democraticamente eletto dai casertani e che, dunque, è a loro che deve rendere conto - afferma Gianmichele Castello - che poi aggiunge:

“È per questo che è nato il Comitato “No al biodigestore sui Colli Tifatini”, che si è già attivato in questi giorni portando avanti una raccolta firme a cui può aderire chiunque viva a Caserta e voglia sposare la nostra causa, ovvero impedire che i Colli Tifatini diventino luogo di smaltimento rifiuti, con tutte le conseguenze ambientali e non, che ciò comporta.

Il sindaco Marino adesso deve fare i conti con le idee dei cittadini casertani, che amano il loro territorio e l’ambiente e vogliono agire per proteggerli e preservarli.

È una corsa contro il tempo, dobbiamo raccogliere il numero di firme necessario prima che inizino i lavori.

Chiunque fosse interessato a sposare la nostra causa e ad intraprendere questa battaglia di civiltà, può contattarci e aderire all’iniziativa semplicemente apportando una firma.

Tutti insieme, con un semplice gesto, possiamo fare tanto».