MADDALONI. Avvocato Cerreto, in questi giorni è tornata d’attualità la questione via Cancello con l’audizione in Regione...
«Via Cancello è la fotografia di come l’amministrazione cura le periferie che versano tutte in uno stato di profondo abbandono. Innanzitutto, se si è arrivati alla convocazione in Regione, non è per merito del sindaco De Lucia, ma grazie al lavoro di associazioni e comitati. La giunta De Lucia non ha fatto nulla per cercare di affrontare il problema. Del resto, anche solo quando ha il compito di controllare il lavoro portato avanti da altri, l’esecutivo De Lucia non riesce in questo compito. Basti pensare ai lavori in via Libertà e alla compensazione della Cementir. Ricordo a me stesso come quell’area, prima dell’accordo sottoscritto da me, si allagasse quasi come via Cancello e come, in quel famoso consiglio comunale, per arrivare all’approvazione sia servita addirittura la presenza delle forze dell’ordine. Oggi tutti fanno a gara ad intestarsi quel risultato che è da ascrivere solo ed esclusivamente alla mia amministrazione. La gestione politica è come quella delle eredità: si deve fare i conti con attivi e passivi. Non è possibile che quanto di buono fatto è merito del sindaco e tutto quello che non va è colpa del passato... ».
Le sue parole dure vanno, però, a scontrarsi con una maggioranza granitica che permette al sindaco De Lucia di governare con estrema serenità...
«Il sindaco De Lucia non ha più una maggioranza politica. La sua amministrazione si regge sui consiglieri che arrivano dall’opposizione. Dovrebbe dimettersi e permettere ai cittadini maddalonesi di poter scegliere liberamente il prossimo anno la loro nuova amministrazione. Purtroppo non lo farà anche se, difficilmente il sindaco supererà lo scoglio del bilancio. Ci sono cinque milioni di euro da riequilibrare. Non credo che i consiglieri si assumeranno la responsabilità personale di avallare una manovra sulla quale non ci sono delle garanzie. La Corte dei conti è in agguato».
Il Villaggio dei ragazzi?
«Speriamo che il generale riesca a risollevare le sorti della Fondazione. Il sindaco si è dimessa perché lo stava portando al collasso lavorando su soluzioni che avevano una visione personale e non collettiva».
Sul piano politico come si sta muovendo? Chi sono i suoi interlocutori?
«Sul piano politico ho partecipato alla costruzione di uno schieramento civico come “Progetto Maddaloni”. Non sto né a destra né a sinistra. Lavoro per l’interesse della città. Guardo tutte le alleanze, anche di centrodestra. L’unico paletto è che non ci deve essere nessuno che ha amministrato con il sindaco De Lucia».
Un percorso con il centrosinistra?
«Ho incontrato i rappresentanti del Pd e quelli di Calatia Libera per capire se ci sono le condizioni per avviare un ragionamento con Progetto Maddaloni. Ci rivedremo sicuramente nei prossimi giorni».