CASAL DI PRINCIPE. Finalmente a Casal di Principe la solita cronaca nera quasi non fa più notizia. Sarà anche una coincidenza la presenza della Mostra degli Uffizi in paese, ma sul territorio si registra una primavera culturale e sociale degna di nota.

I tempi bui che hanno fatto diventare tristemente nota questa città in tutto il mondo stanno per essere definitivamente archiviati dalla forza d'animo e dall'orgoglio dei tanti cittadini onesti e laboriosi che non si sono mai arresi e hanno fatto tornare ad essere Casal di Principe una "Terra di Eccellenze"

E con questo taglio positivo siamo andati a conoscere una realtà imprenditoriale davvero eccellente: la Pizzeria ITALY in Corso Umberto I a Casal Di Principe, dei Fratelli Armando e Raffaele Iaiunese.

Entrambi giovanissimi laureati in Economia e Commercio hanno deciso di restare investendo su questo territorio e proseguire con la tradizione lavorativa familiare, infatti il padre Luigi da più di vent'anni gestiva con passione e con onestà una delle prime pizzerie in paese.

Armando 26 anni e Raffaele 25, hanno creato un ambiente lavorativo dinamico e giovanile come loro, infatti danno lavoro a più di 10 dipendenti tutti under 30 ma già molto qualificati e professionali.

La pizzeria ITALY è forse la più grande struttura in zona, contando quasi 350 coperti e tre forni a legna, uno dei quali dedicato alla pizza senza glutine. C'è da sottolineare che forse è l'unica pizzeria in zona dove si può trovare la pizza per celiaci, dato certificato dalle centinaia di pizze senza glutine che vengono consumate mensilmente.

I fratelli Iaiunese fin dal primo istante hanno deciso di puntare tutto sulla qualità dei prodotti con i quali lavorare ed è proprio con questo valore che nascono le loro pizze.

Una specialità da evidenziare non solo per la bontà ma soprattutto per l'alta digeribilità è la Pizza Integrale fatta con il 100% di farina integrale, olio extravergine di oliva, tonno al naturale e pomodorini, insalata e olive nere biologiche.

Si tratta di una vera prelibatezza che conserva e, per certi versi esalta, il sapore della “pizza tradizionale”, ma che, nel contempo ha un livello di digeribilità superiore.

Luca Coronella