CASERTA. Multe per la raaccolta differenziata, l'Adoc vince un ricorso contro il Comune di Caserta. Il Giudice di Pace di Caserta Renato Vestini accoglie il ricorso dell’AdocC (Associazione per la Difesa e ed Orientamento dei Consumatori) e dichiara illegittima una sanzione di 600 euro comminata dal Comune di Caserta a seguito del ritrovamento di rifiuti incustoditi, gettati in violazione del calendario di raccolta e contenenti documentazione cartacea riconducibile ad una attività commerciale.
“E’ stato sancito un principio fondamentale - commenta Alessandro Tartaglione, presidente ADOC Caserta - secondo il quale la Polizia Municipale deve dare adeguata dimostrazione dell’appartenenza dei sacchetti di immondizia “fuorilegge” al destinatario della sanzione amministrativa. Non era accettabile il principio secondo il quale il rinvenire uno scontrino fiscale in una busta contenente rifiuti avesse come conseguenza una sanzione da comminarsi al titolare dell’attività commerciale riconducibile al documento fiscale stesso. I nostri avvocati, Davide Panucci e Raffaele Piazza, hanno svolto come al solito un ottimo lavoro, approntando un ricorso articolato e validamente motivato che ha dato origine ad una sentenza che rappresenta un vero e proprio argine alla discrezionalità”.
In particolare il Giudice Vestini ha, infatti, stabilito che è onere dell’Amministrazione comunale fornire adeguata dimostrazione dell’appartenenza dei sacchetti ad un determinato soggetto e “tale dimostrazione – spiega l’avvocato Piazza – da oggi non può più fondarsi su meri elementi indiziari, quale la presenza di scontrini fiscali, ma deve necessariamente essere originata da un’accurata attività istruttoria volta ad individuare senza possibilità di allcun dubbio il vero soggetto imputabile. In mancanza di certezze, l’Amministrazione non può e non deve comminare sanzioni fondate su mere presunzioni di colpevolezza”.