18:05:29 Venerdì 24 gennaio alle ore 18,30 presso la Biblioteca comunale di Casal di Principe ‘ Il Grillo Parlante’, si discuterà di corruzione.

Sarà presentato il libro “Storia dell’Italia corrotta” di Isaia Sales e Simona Melorio, edizione Rubbettino.

L’iniziativa è voluta dall’associazione CasaleLab costituitasi nell’estate del 2016, quando un gruppo di giovani decise di mettersi in gioco, proponendo attività di formazione e informazione su temi di particolare importanza e cercando la partecipazione di altri giovani come Cittadini Attivi.

“Il successo registrato con i “Corsi di Formazione Politica e Cittadinanza Attiva” nel 2017 e nel 2018, articolati in diversi incontri, che hanno registrato l’adesione di centinaia di cittadini e nei quali si è cercato di promuovere una sana e corretta informazione, ci ha spinti – spiega il presidente di CasaleLab, Gianluca Natale- anche per il 2020, ad avviare un nuovo percorso di analisi ed approfondimento.

A nostro parere, “formazione Politica” si traduce in una molteplicità di espressioni e significati: informare, coinvolgere e stimolare la curiosità dei partecipanti e la loro voglia di crescere come individui, appartenenti ad una data comunità con i propri diritti e doveri”.

Di corruzione se ne parla spesso sulle cronache dei giornali, in tv e sui vari canali social ma quanto ne sappiamo?

Quanta informazione c’è su questo tema?

I cittadini, ma ancora prima gli amministratori, sono realmente a conoscenza della diffusione della corruzione?

Quali sono gli strumenti normativi idonei a combatterlo? cittadini e amministratori che potere hanno?

Sono queste alcune delle domande alle quali si proverà a rispondere, discutendone con gli autori del libro, Sales e Melorio.

All’incontro sono stati invitati tutti gli amministratori locali e tutte le realtà associative che insistono sul territorio

Il libro prova a ricostruire alcuni dei principali scandali dal 1861 ad oggi, partendo dal presupposto che non c'è altro comportamento criminale che scardina di più la percezione dello Stato e ne distrugge credenza e legittimazione, al punto da definirlo "reato di corrosione e di fragilità di Stato", perché commesso da rappresentanti dello Stato su funzioni e compiti dello Stato.

La corruzione per gli autori "ha assunto nel corso della storia italiana essenzialmente il volto delle istituzioni", non è dunque un problema della morale singola del cittadino ma della concezione dello Stato di una parte delle classi dirigenti del paese, che hanno reso l'abuso e la profittabilità del loro potere un fatto consuetudinario e diffuso, una normale modalità di esercitare la funzione politica, burocratica e imprenditoriale. Si potrebbe quasi parlare di "banalità" della corruzione in Italia”.