MADDALONI. «Dare un esempio politico è la speranza che la città di Maddaloni deve ancora avere. Sacrificarsi per il bene del proprio paese e dei propri elettori fiduciosi del proprio operato è qualcosa che non può assolutamente venir meno dai delegati politici locali.
In ogni grande o piccola famiglia vi sono momenti di crisi economica, dove il genitore saggio inizia a farsi due conti per cercare di ridurre gli sprechi familiari in modo che il patrimonio possa rendere più delle aspettative. La rinuncia dei compensi del gettone di presenza previsti per legge per i consiglieri comunale, potrebbe essere nei confronti di quei tanti cittadini con difficoltà economica una ventata di aria nuova. Perchè questa richiesta nasce da un non politico. Era il modo di evitare i soliti scontri consiliari tra opposizione e maggioranza. Qui è il semplice cittadino a richiedere queste sacrificio. Ora è il momento di essere concreti e decisi. La riflessione che mi ha spinto ancora una volta a scrivere alla politica maddalonese è nata dopo aver ascoltato tanti cittadini in quest'ultimo periodo i quali mi hanno aiutato a capire meglio i veri problemi e come giustamente cambiare il modo di interpretare la politica che, dove è necessario, deve dare per prima la dimostrazione di attendibilità, fino a maturare la convinzione che tagliare in qualche modo i costi della politica locale sarebbe un bel gesto per riavvicinare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. La proposta che mi sento di offrire già esposta ad un movimento locale di attivisti è la seguente. Basterebbe che ogni consigliere, assessore e sindaco, rinunciasse a due gettoni di presenza al mese per ogni seduta di commissione e consiglio comunale versando il tutto in un fondo di solidarietà al cittadino visibile a tutti tramite sito istituzionale, decurtando l'importo in automatico ai vari componenti politici dopo la sottoscrizione della rinuncia a partire da inizio anno 2016. Tale proposta di delibera, sarà a mio avviso, un modo per mettere alla prova la coerenza politica e intellettuale di tutti i componenti comunali, siano di opposizione, siano di maggioranza. In caso contrario i cittadini avranno la dimostrazione pratica che tra passato e il presente, che se ne dica, niente è cambiato».
Alessandro Cioffi - presidente associazione Civitas è Maddaloni