MARCIANISE. Dottore Tartaglione, il Nuovo centrodestra ha assunto una posizione forte con le sue dichiarazioni rispetto all’amministrazione De Angelis. Cosa l’ha spinta ad assumere questa decisione?
«Il sindaco De Angelis ha fallito in quella che era la sua missione di sindaco. Quando non si riesce ad amministrare così come sta succedendo a Marcianise, è giusto che si metta la parola fine all’esperienza, dal momento che, le responsabilità dell’insuccesso sono tutte da ascrivere, in questi casi, al primo cittadino. Ho consigliato al mio amico Tonino De Angelis di lasciare, ma non mi ha ascoltato sino a questo momento e, per questa ragione, mi sono visto costretto ad assumere quella posizione così decisa».
Questa presa di posizione deve pesarle doppiamente, visto che, due anni e mezzo fa, lei ha fatto un passo indietro come candidato sindaco per permettere a De Angelis di candidarsi...
«E’ stata una scelta sbagliata. De Angelis non ha saputo mettere in campo, sul piano politico, quell’autorevolezza che sarebbe stata necessaria a governare Marcianise. Mi dispiace di essere arrivato tardi a questa decisione».
Prima Fratelli d’Italia, poi il Nuovo centrodestra: l’esperienza di De Angelis è da considerarsi agli sgoccioli?
«De Angelis non ha più una maggioranza politica. Quella che guida la città non è la maggioranza che è uscita dalle urne. Non è pensabile governare una città come Marcianise con un gruppo che dice di essere all’opposizione. Se vogliono governare si assumano le responsabilità della giunta e passino in maggioranza. Se l’esperienza De Angelis sia da considerarsi agli sgoccioli, questo è da vedere. Il Partito democratico dovrebbe preparare la mozione di sfiducia. Bisogna raccogliere le dieci firme e vedere cosa succede... Sul piano personale posso sicuramente dire che per il bene di Marcianise è indispensabile che si restituisca la parola alle urne visto che questa amministrazione non è riuscita a portare alcun elemento di novità per la città».