17:50:41 CERVINO. La quiete dopo la tempesta: in paese oggi si respirava un’aria nuova, le mamme hanno finalmente mostrato il pugno duro contro la decisioni delle istituzioni di optare per il triplo turno fino alle 20 per fronteggiare l’emergenza della mancanza degli spazi scolastici.

Ci sono 738 unità tra docenti, alunni e personale Ata, per quattro plessi però che ne possono ospitare soltanto 100 ciascuno. 400 posti quindi contro 750: questo è stato il veto imposto dal commissario prefettizio per evitare la chiusura definitiva di tutti i plessi.

Una situazione singolare, forse mai vista prima. Il plesso Capasso è stato chiuso causa di una caldaia ‘danneggiata’: un ‘pelo nell’uovo’, come si dice in gergo, così definito dalle mamme dei bambini.

Che intanto a scuola non stanno andando e stanno perdendo momenti preziosi di formazione scolastica, in un mese come marzo che è da sempre un crocevia importante in una stagione scolastica.

La protesta di ieri però ha evitato i tripli turni: la preside insieme al subcommissario ed al commissario si è convinta che era una decisione troppo invasiva; le mamme hanno proposto i container e turni normali fino alle 14, ma ci sono anche altre possibilità. Come quella, per esempio, di usufruire degli spazio dell’asilo nido, che si trovano nell’area antistante la scuola media di Messercola: in questo modo entreranno i bambini che ‘mancano’ e la situazione si risolverebbe. Tutto così facile?

Anche no, perché l’asilo nido pare appartenga al Comune di Maddaloni, che però certamente non si opporrebbe ad una ‘gentile concessione’. In generale, le mamme vogliono vederci chiaro su una situazione che non appare ancora chiara in alcuni aspetti. Lunedì alle 9:30 è previsto un summit con il subcommissario Raffaele Montano e il responsabile dell’Ufficio Tecnico Pietro Esposito Acanfora: sarà l’ora della verità per ciò che è diventato un vero e proprio caso.