15:15:23 CASAGIOVE. Un braccio di ferro che si chiuderà solo in un’aula di tribunale quello che è cominciato tra l’Asl di Caserta e due strutture sanitarie importantissime per il casertano, e, in particolare, per i Comuni della zona dell’Appia come il centro Hermes e l’Istituto per lo studio e la cura del diabete che ritengono di vantare un credito nei confronti dell’azienda sanitaria locale che la stessa non intende assolutamente versare.

Ma, veniamo ai fatti.

Il centro Hermes ha presentato un decreto ingiuntivo per il pagamento di 84428,63 euro, mentre l’Istituto per lo studio e la cura del diabete uno di 22560,04 euro che l’Asl non intende pagare.

In particolare, l’Azienda ritiene che le somme avanzate dal centro Hermes siano non dovuto perché lo stesso ha superato il tetto di spesa assegnatogli dalla Regione Campania. Motivazione differente, invece, per l’Istituto per lo studio e la cura del diabete al quale per i mesi di gennaio e febbraio del 2013 è stato applicato uno sconto così come previsto in base alla ex legge 296/06 che renderebbe nulla la richiesta.

In entrambi i casi, comunque, l’azienda sanitaria ritiene di non dover corrispondere le somme richieste e, per questa ragione, è pronta ad apporsi alle richieste delle due strutture.

Il direttore generale Mario De Biasio, assieme al direttore sanitario Arcangelo Correra, hanno verificato altresì che non c’è alcun avvocato dell’ufficio legale interno che può seguire tale pratica e, per questa ragione, hanno deciso di ricorrere ad un professionista esterno.

La loro scelta è ricaduta sull’avvocato Vincenzo Petrella al quale è stato assegnato un compenso complessivo 8949,85 euro che è stato oggetto di una decurtazione del 30% rispetto all’importo prestabilito in quanto la materia dei due ricorsi presenta caratteristiche di omogeneità. Ulteriori sviluppi si attendono nelle prossime settimane quando sarà possibile sapere a cosa porterà l’azione legale intrapresa dalle parti che ritengono entrambe, ciascuna per il proprio interesse, di poter prevalere sull’altra ottenendo da un lato le somme per il lavoro svolto e dall’altro di evitare il pagamento di danaro non dovuto.