09:33:14 MADDALONI. Un dato di fatto inconfutabile è che il clima sulla Terra è irreversibilmente mutato. Le conseguenze di questo cambiamento ci toccano ormai da vicino e la paura di aver superato un punto di non ritorno è tanta. Quali risposte saremo in grado di dare alle nuove generazioni quando ci domanderanno perché non abbiamo agito quando era il momento di farlo? Proprio per poter rispondere agli inevitabili interrogativi delle generazioni che verranno e per dire basta all’immobilismo dei governi lo scorso agosto è nato un movimento ambientalista, diffusosi a macchia d’olio in moltissimi Paesi e tra questi anche in Italia, conosciuto come “Fridays for Future”, vale a dire “I Venerdì per il Futuro”.

 

Fridays for Future è nato dalla caparbietà di una giovanissima ragazza svedese, Greta Thunberg, appena sedicenne, che preoccupata per le ondate di calore straordinarie e per i numerosi incendi boschivi nel suo Paese, dallo scorso 20 agosto ha iniziato a manifestare ogni venerdì di fronte al Parlamento svedese chiedendo ai politici di aprire gli occhi ed agire per arginare il mutamento climatico globale finché ce n’è la possibilità.

L’eco di questi scioperi per il clima, ripetuti sistematicamente ogni venerdì, ha fatto presto il giro del mondo ed il movimento, sorto inizialmente come movimento studentesco, ha coinvolto centinaia di migliaia di persone, non più solo studenti ma anche adulti, di tante nazioni differenti, attualmente circa 150. I centri italiani in cui il movimento ha contato i primi neofiti sono stati le grandi città come Napoli, Roma, Milano. Per quanto concerne invece la Provincia di Caserta, la prima città in cui è sorta una sede locale del movimento Fridays for Future è la città di Maddaloni.

L’idea di dare vita al gruppo Fridays for Future – Maddaloni è venuta ad un giovane attivista locale, Agostino Di Silvestro, interessato alla causa ambientalista e preoccupato anche per le sorti della nostra provincia, recentemente colpita da eventi climatici insoliti e che hanno causato non pochi disagi. Agostino è nato a Maddaloni, ha appena 19 anni, studia Giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli e da grande sogna di fare il magistrato.

Spiegaci nel dettaglio quali sono i punti su cui si fonda il movimento.

«Fridays for Future chiede sostanzialmente due cose: la prima è che si rispettino gli accordi presi a Parigi nel 2015 durante la Conferenza Mondiale sul Clima, accordi giuridicamente vincolanti sottoscritti da 195 Paesi e che mirano a contenere e limitare l’innalzamento della temperatura mondiale entro i 1,5/2°C per fine secolo e la seconda è che si tengano in considerazione i rapporti sull’ambiente pubblicati negli anni dall’ IPCC (The Intergovernmental Panel on Climate Change), ossia un gruppo intergovernativo che studia e raccoglie le informazioni sul clima provenienti da varie ricerche scientifiche al fine di illustrare la situazione attuale e le possibili conseguenze sul futuro. Diverse sono però le nazioni che, purtroppo, pur non rispettando gli accordi non incorrono in nessun tipo di sanzione… Ci tengo molto a precisare un particolare non di poco conto e cioè che il movimento è apartitico, di conseguenza tutti possono farne parte ma senza bandiere o simboli di partito! Non esistono fazioni interne, siamo attualmente centinaia di migliaia di persone tutti uniti nella lotta silenziosa e pacifica per salvaguardare il nostro Pianeta e la nostra esistenza qui sulla Terra».

Perché hai deciso di dare vita a “Fridays for Future – Maddaloni”, primo nella Provincia di Caserta?

«Perché naturalmente i cambiamenti climatici a cui assistiamo non fanno e non faranno sconti a nessuno, tutti siamo direttamente coinvolti e tutti abbiamo il diritto ma anche il dovere di far sentire la nostra voce e gridare basta. Siamo ancora in tempo per invertire la rotta. E’ questa la ragione che mi ha spinto a fondare “Fridays for Future – Maddaloni”. Perché anche la nostra città, che dal punto di vista ambientale ha ingiustamente subìto tanto in questi anni spesso nell’indifferenza di chi avrebbe potuto intervenire, ora si unisce al grido di speranza di tante altre. Il primo appuntamento a cui siamo chiamati è per venerdì 15 marzo. Il gruppo di Maddaloni si unirà a quello di Napoli per una mobilitazione senza precedenti. Si tratta del primo Sciopero Globale per il Futuro. Saranno coinvolte 1325 piazze in oltre 98 Paesi. In Italia saremo in quasi 100 piazze. Ciò che chiediamo con lo sciopero globale è il riconoscimento di una crisi climatica da parte dei potenti del mondo e l’applicazione di misure urgenti e concrete per contrastare tale crisi. Voglio aggiungere, per concludere, che chiunque abbia voglia di unirsi al gruppo di Maddaloni e sostenere la nostra causa a sostegno del Clima e del Futuro può farlo seguendo e scrivendoci sulle nostre pagine Facebook e Instagram Fridays for Future – Maddaloni, saremo ben lieti di crescere e di far sentire sempre più forte la nostra voce!».

Fiorella Tagliafierro