19:12:02 «Ho avuto modo di parlare con Marco Villano in mattinata, gli ho espresso la mia solidarietà e quella del partito, respingendo con forza, altresì, le sue dimissioni.

Il partito, ora più che mai, ha bisogno di persone come lui, ma l’episodio descritto da Marco è inammissibile e inconcepibile per una comunità politica». A dichiararlo è il coordinatore provinciale del Pd Emiddio Cimmino. «Gli ho fatto rilevare però, e lo faccio rilevare a tutti, che la telefonata di cui si parla è arrivata da un iscritto, uno dei tantissimi iscritti, pur ribadendogli, ancora e fortemente, che ciò è assolutamente inaccettabile – spiega - Non mi scandalizzano le ordinarie “litigate” ma nel partito democratico, come in tutti gli altri partiti “democratici”, si discute, anche con una buona dose di adrenalina, con la consapevolezza dell’appartenenza, non c’è posto per i gladiatori, appartengono ad un’altra epoca.

Il 3 marzo deve essere una bellissima giornata di festa, e celebreremo le primarie portando con noi anche i bambini.

Vadano a scegliere il nuovo segretario nazionale le famiglie che credono in un’Italia migliore, favorendo la massima partecipazione, la più ampia e la più serena possibile.

Faccio appello ai nostri consiglieri regionali, Graziano e Oliviero, e ai nostri europarlamentari, Caputo e Picierno, affinchè, come fatto finora, possano dare una forte mano alla riorganizzazione e alla ripartenza di questa comunità politica. Ho incontrato tantissime donne e uomini del partito democratico, che cercano la serenità che nel passato è mancata: siamo obbligati ad ascoltarli. Il confronto politico sia portentoso ma la piattaforma per rilanciare questo paese non può essere che unitaria.

Se fosse possibile dire saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a domani, credo che tutti accetteremmo di farlo. Ma non è possibile. Oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso. Si tratta di vivere il tempo che ci è dato vivere con tutte le sue difficoltà. (Aldo Moro)». Intanto continuano ad arrivare gli attestati di solidarietà al dirigente normanno. «Esprimo la mia forte, convinta, massima solidarietà a Marco Villano che ha annunciato le sue dimissioni da vicesegretario provinciale del Pd di Caserta dopo aver ricevuto una serie di minacce. Minacce ancora più gravi perché giunte da un altro esponente del Pd che ha confuso il dibattito politico con la pratica dei ceffi – ha dichiarato il sindaco di Marcianise Antonello Velardi - Non conosco il nome dell'autore delle minacce, ma conta poco. Conta l'amarissima denuncia di Marco, non spaventato dalle intimidazioni quanto dalla metodologia della battaglia interna al partito. Conosco Marco Villano da molto tempo, so della sua straordinaria passione politica e del suo impegno per provare ad introdurre elementi di modernità in un territorio che sceglie spesso le pratiche dell'arcaismo.  La sua denuncia conferma il fortissimo degrado in cui è precipitata la politica in provincia di Caserta: ci si scontra non con le idee ma con la forza dell'intimidazione. Si tratta di pratiche utilizzate in altri contesti, soprattutto quelli criminali. Io spero che Marco torni sui suoi passi e non rinunci al suo impegno pubblico, una risorsa per il nostro territorio. Ma spero vivamente che il Pd sappia essere inflessibile e sappia prendere posizione in modo netto su pratiche che non possono essere parte della storia di un partito che è portatore di valori  imprescindibili come la legalità e la lotta ad ogni forma di aggressione alla convivenza civile. Una classe dirigente seria deve avere la forza e il coraggio di avere posizioni intransigenti, soprattutto quando certi fenomeni avvengono nell'ambito del perimetro politico. In caso contrario si certificherà che la provincia di Caserta è un territorio a parte in questa sgangherata Italia, un territorio da cui fuggire. Mi sono personalmente ben note certe pratiche intimidatorie, a maggior ragione sono schierato senza se e senza ma al fianco di Marco». «Esprimo la mia più forte solidarietà e vicinanza all'amico Marco Villano, per le minacce e le intimidazioni ricevute – rilancia il capogruppo alla Provincia Raffaele Guerriero - Minacce che lo hanno, poi, indotto a rassegnare le dimissioni da vice Segretario provinciale del PD. Questi atteggiamenti, di litigiosità, di aggressività, non devono assolutamente esistere. Il dialogo sereno, il confronto leale e pacato sono le condizioni per un Partito che ha voglia di ritornare vincente. Le continue lotte, generano odio e divisioni. E non dobbiamo meravigliarci che persone che credono fermamente nella politica sana si allontanano o si avvicinano dove questo non accade». Sulle stesse posizione l’eurodeputato Pina Picierno. «Solidarietà e vicinanza a Marco Villano: le sue dimissioni da vicesegretario provinciale sono un fatto molto grave, che richiama tutti noi ad una seria assunzione di responsabilità. Non è possibile tollerare o assecondare atteggiamenti che non hanno nulla di democratico e che sono lontani anni luce dal fisiologico confronto all’interno di un partito. Mi associo quindi all’invito del collega Graziano: “Se qualcuno pensa di imporre la sua linea con minacce e intimidazioni può riaccomodarsi fuori dal Partito Democratico”». «Il Partito Democratico in Provincia di Caserta o si libera da alcuni usi e costumi oppure non riuscirà mai ad essere un riferimento per i cittadini di questa Terra – ha aggiunto il segretario provinciale dei Giovani democratici Pasquale Fiorenzano - Avevo deciso la strada del silenzio, lo avevo fatto per proteggere i giovani che si impegnano quotidianamente e lo avevo fatto nella speranza che si aprisse davvero una nuova stagione politica. Pertanto nonostante da Segretario Provinciale dei Giovani Democratici non fossi stato neanche informato dal precedente commissario ne da chiunque altro della scelta del nuovo Segretario Provinciale avevo deciso di evitare ogni forma di polemica pubblica.
Credo però che un nuovo percorso non possa iniziare con gli stessi modi e metodi dei precedenti.
Nell’esprimere la mia solidarietà al Vice Segretario Marco Villano comunico a mezzo stampa la mia sospensione dalla segreteria provinciale del Pd fin tanto non sarà fatta chiarezza sull’accaduto e non si faccia quadrato attorno ad un vero percorso di unione e rinnovamento.
Se il PD vorrà continuare ad essere lo strumento di visibilità per pochi e per i soliti personalmente riterrò chiuso il mio percorso».