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10:29:29 CASERTA. Assetti e riassetti politici al Comune di Caserta: se ne parla da mesi, ma, ora, sembra essere davvero giunto il momento di ridiscutere le posizioni per partire spediti per la seconda fase del mandato amministrativo targato Carlo Marino.

La necessità si ravvisa alla luce dei numeri che sostengono l’avvocato di Puccianiello che sono ampi, solidi, ma che, certamente, non sono più quelli dell’insediamento quando, addirittura, Carlo Marino riuscì a “scippare” un seggio in più alla minoranza per la messe di voti che riuscì a raccogliere.

Il leader del Quarto polo Caserta Gianfausto Iarrobino è ai margini del progetto Marino anche se nell’ultimo consiglio comunale sul bilancio, fu proprio la sua presenza a garantire in una prima fase il numero legale alla maggioranza segno che, con un pizzico di buona volontà da parte di tutti, gli angoli si possono smussare.

Posizione certamente più oltransista, invece, è quella del democratico Antonio Ciontoli, il quale è da mesi in polemica con la maggioranza della quale da tempo non vota alcun provvedimento.

Sulla carta è in linea, ma, il non voto nell’ultimo consiglio comunale, certamente non lo mette tra i pasdaran di questo esecutivo: stiamo parlando del consigliere di Campania libera Mario Alessandro Russo che, tra le altre cose, non ha votato neppure il precedente bilancio.

Altra posizione “al limite” è quella di Domenico Maietta che, dopo aver annunciato in consiglio comunale di star valutando un passaggio all’opposizione, sembra essersi riavvicinato al sindaco Marino e alla sua maggioranza soprattutto dopo l’approvazione della delibera sul centro sportivo di Casola per la quale, però, da permesso in deroga, si è passati ad una vera e propria variante. Si possono considerare, invece, allineati e coperti sulle posizioni di Marino i quattro democratici Andrea Boccagna, Gianni Comunale, Matteo Donisi e Michele De Florio, i due di Obiettivo comune Mimmo Guida e Donato Tenga, i due di Insieme Gianni Megna e Roberto Peluso.

Con il sindaco ancora i socialisti Antonio Di Lella e Massimo Russo, i Popolari e Riformisti Pasquale Antonucci e Gianluce Iannucci, Camillo Federico, i Campania libera Antonio De Lucia e Liliana Trovato, Lorenzo Gentile, Filippo Mazzarella che, di fatto non fanno più gruppo con Maietta. Con diciotto voti blindati (diciassette consiglieri più il sindaco) Marino può andare avanti anche se, per assurdo, i quattro dovessero decidere di schierarsi formalmente con l’opposizione. Per consolidare queste posizioni, c’è bisogno, però, che Marino riveda la giunta equilibrando visibilità e responsabilità all’interno dell’esecutivo cittadino. La prima questione da risolvere, chiaramente, è quella dell’assessore ai Popolari e riformisti che, con l’avvocato Raffaele Piazza, attendono da un anno il riconoscimento della loro presenza politica. La nomina potrebbe avvenire andando ad occupare la casella lasciata libera da Stefania Caiazzo che prima di Natale si è dimessa. La polverizzazione dei Democratici per Caserta, ha fatto in modo che il gruppetto Maietta, Mazzarella e Gentile perdesse la prelazione su quel posto visto che oggi i tre si devono considerare tre entità autonome e distinte l’una dall’altra. L’altra questione da affrontare è quella del vicesindaco. L’elezione di Franco De Michele a capo dell’ente idrico ha liberato la casella che attualmente è nelle mani del Partito democratico. Da accordi presi, ad esprimere il numero due del parlamentino cittadino dovrebbe essere il consigliere regionale Giovanni Zannini che si è già speso per fare in modo che fosse Emiliano Casale ad andare ad occupare quella casella. Casale, passato nelle file socialiste, ha recuperato con il consigliere regionale nel cui partito del tempo (Centro democratico) si era candidato in occasione delle amministrative salvo poi lasciarlo per una rottura con il segretario cittadino del tempo Pasquale Corvino. Il passaggio di consegne tra Casale e De Michele potrebbe avvenire solo se, contestualmente, ci fosse anche un rimpasto complessivo delle deleghe così come prevedeva l’accordo dell’ente idrico. In questo processo da rivedere le posizioni degli assessori dell’ex gruppo federato che, oggi sono tre per tre consiglieri Casale (difeso da Zannini), Dora Esposito e Maddalena Corvino per Di Lella, Massimo Russo e Federico. Uno dei tre potrebbe saltare per concedere o una seconda casella al Pd o un assessore a Maietta e co. Il discorso degli ex federati prende corpo a causa della sostanziale imprescindibilità di Federico Pica che, seppur dato sempre in uscita, in realtà appare l’unico del quale non si possa fare a meno. In questo gioco di ridefinizione delle poltrone, ci potrebbe essere un turnover interno a Obiettivo Comune con Domenico Guida che potrebbe prendere il posto di Alessandro Pontillo, determinando, poi l’ingresso in consiglio comunale dell’avvocato Vincenzo Iorio, operazione che incontrerebbe il gradimento di Carlo Marino. Un puzzle complesso da assemblare per i tanti tasselli e i difficili incastri. Staremo a vedere...


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