10:47:47 E’ in programma per lunedì alle 15 la prima riunione del nuovo consiglio dell’Ordine degli Avvocati del Foro di Napoli Nord nel corso della quale, statuto alla mano, bisognerà necessariamente eleggere presidente, segretario e tesoriere.

Un compito tutt’altro che semplice visto che le urne non hanno decretato una maggioranza in grado, da sola, di eleggere il presidente. Undici i seggi per la compagine che fa capo al presidente uscente Mallardo (che però è risultato solo terzo per numero di preferenze), dieci per il recordmen di voti Landolfo: dodici, invece, quelli necessari per essere autosufficienti e determinare la governance dell’Ordine di Napoli Nord. E, allora, è necessario che si facciano dei passi indietro se si vogliono fare dei passi in avanti ed evitare che la seduta di lunedì diventi l’ennesima resa dei conti. Un concetto questo espresso in maniera esplicita dalla lista Progetto Forense di Landolfo con un documento pubblico. «La convocazione della prima riunione del neoeletto consiglio dell'ordine, prevista per lunedì, impone a noi tutti una seria e profonda riflessione. I colleghi, che in massa si sono recati alle urne, ci chiedono, finita la campagna elettorale, impegno concreto al fine di anteporre alle sterili beghe e polemiche da cortile gli interessi della classe che necessita di soluzioni e decisioni quanto più ampiamente condivise dai Consiglieri. Tanto alla luce del risultato elettorale che di fatto certifica una "spaccatura" a metà della categoria con una (non) maggioranza di una sola unità – spiegano gli avvocati - Recependo le sollecitazioni dei tantissimi colleghi, animati da spirito costruttivo e consapevoli che non devono esistere, per nessuno, a cominciare da noi, posizioni precostituite da difendere tese al soddisfacimento dell'interesse del proprio orticello auspichiamo, unitamente all'abbassamento dei toni non più giustificabili e ad inutili fughe in avanti, gesti di umiltà da parte dei leader dei due gruppi che hanno partecipato alla competizione elettorale che devono, INSIEME, concorrere a favorire, facendo un passo "di lato", la nascita di un COA forte, autorevole e capace di affrontare, non con una maggioranza risicata, i problemi e le criticità che attanagliano gli iscritti». Da Progetto Forense arriva, poi un messaggio esplicito al dialogo e al confronto per trovare prima del Consiglio una soluzione che eviti nuove polemiche alla categoria. «Ci rendiamo disponibili, senza pregiudizi e preconcetti, liberi e scevri da ogni sorta di condizionamento a ragionare e dialogare, tenendo ben presente come principio cardine quello della pari dignità e dell'assenza di posizioni precostituite, a dialogare per favorire, interpretando il risultato elettorale, la nascita di un consiglio prestigioso, autorevole, forte e soprattutto RAPPRESENTATIVO di tutti – chiosano - Uno, due o 3 voti in più non renderanno mai il COA autorevole. Oggi è il momento di dimostrare, con i fatti e non con le parole, che i 21 consiglieri hanno amore e passione per la professione, e non coltivano esclusivamente le proprie ambizioni». Un segnale chiaro agli avversari legati al presidente uscente dai quali gli avvocati di Napoli Nord ora si attendono un messaggio altrettanto esplicito per mettere da parte le tensioni elettorali e sbloccare le attività dell’Ordine.