16:39:58 Lungaggini e degrado, la Reggia di Caserta torna al centro di aspre polemiche e denunce: gestione al palo, sale chiuse, verde e facciate abbandonate.

Pronta la reazione del neo segretario provinciale del Pd - Emiddio Cimmino - che, in una durissima nota, richiama all’attenzione i vertici del Ministero affinché intervengano prontamente e con urgenza, chiedendosi, oltretutto, quali siano i motivi per cui non siano state ancora avviate le procedure per nominare il nuovo direttore, questo “tartarughismo” cosa nasconde e come si giustifica?

“Basta ritardi. Il Governo intervenga subito – dichiara Cimmino - per la procedura di nomina del nuovo direttore della Reggia di Caserta. Non possiamo permetterci il lusso, in questo momento, di lasciare nel degrado la Reggia di Caserta.

Con grande rammarico, apprendo che ad oggi il MIBAC è in spaventoso ritardo, in quanto non ha ancora avviato le procedure pubbliche (dopo mesi) volte alla selezione del successore di Felicori.

Mi corre l’obbligo, avendo già vissuto una brutta esperienza con il Real Sito di Carditello – che mi ha visto protagonista insieme a una moltitudine di persone e associazioni della sua rinascita - di sollecitare, fortemente, il Ministro per l'apertura immediata di una valutazione pubblica e trasparente, che individui una figura di alto profilo e di indiscussa qualità alla guida del sito Vanvitelliano, per allontanare lo spettro dell’abbandono e del degrado che fanno presto a ripresentarsi.

Per quanto mi riguarda - continua Cimmino – ho già avviato i contatti per invitare i parlamentari campani del Pd affinchè presentino un’interrogazione urgente al Ministro e al Governo. Occorre limitare i danni e recuperare celermente anche in prospettiva della nuova stagione.

Concludendo, Cimmino incalza e lancia un monito: “Spero di non dover ricorrere ad ulteriori forme di “lotta pacifica” se dovessi ritrovarmi fra qualche settimana nuovamente a commentare questi fatti, ingiustificati e incomprensibili".