18:23:09 Chi è Giuseppe Landolfo?

Sono avvocato civilista dal 2010. Ho svolto la pratica presso lo studio di famiglia in Grumo Nevano. Dal 2008 ho iniziato la mia esperienza in ambito associativo, prima come tesoriere della Camera Forense di Frattamaggiore e poi come Presidente dell’associazione Avvocati Frattesi. Nel 2017, grazie al contributo di tantissimi colleghi, sono stato eletto, risultando il più votato, Consigliere dell’Ordine di Napoli Nord ricoprendo, tra l’altro, la carica di tesoriere dalla quale mi sono dimesso due mesi fa. Perché per me la coerenza è condizione imprescindibile per l’impegno politico forense!

Perché ha deciso di candidarsi a presidente dell'ordine degli avvocati di Napoli Nord?

Ho deciso di candidarmi al Consiglio dell’ordine degli avvocati perché tanti colleghi e diversi consiglieri uscenti mi hanno chiesto un impegno ancora maggiore per la categoria riconoscendomi, e di questo non smetterò mai di ringraziarli, passione, dedizione e competenze per guidare la classe forense. L’avvocatura è la mia passione, la politica forense una tradizione che io però, consapevole che le passioni e le tradizioni non basta ereditarle, ho coltivato giorno dopo giorno da quando ho iniziato la professione. Chi pensa, o addirittura punta ad accusarmi, che questa sia una mia ambizione personale sbaglia e non offende me, ci mancherebbe, ma tutti coloro, e sono tantissimi, che hanno deciso di costruire insieme al gruppo che ho l’onore di guidare, passo dopo passo, progetto forense e tutti quei colleghi che oltre un anno fa, con una messe di voti, hanno voluto che fossi in Consiglio a rappresentarli.

Gli obiettivi di Progetto Forense

Progetto forense è un progetto ambizioso, nato dagli avvocati per gli avvocati. Il nostro programma, scritto e ragionato mediante il confronto e l’ascolto dei colleghi, si pone tanti obiettivi. Siamo consapevoli che non serve scrivere il libro dei sogni. I colleghi hanno bisogno di un COA che metta in campo azioni concrete tese al recupero della dignità, al rispetto del ruolo nel rapporto con i magistrati e che tuteli la categoria senza voltarsi dall’altra parte quando bisogna assumere decisioni importanti. Ci poniamo l’obiettivo di assumere tutte le iniziative, necessarie a garantire in ogni settore un equo compenso dell’avvocatura proporzionale all’importanza del ruolo costituzionale attribuitogli, a stipulare protocolli d’intesa con i magistrati operanti nel Tribunale di Napoli Nord allo scopo che sia garantita la corretta applicazione del principio della soccombenza con conseguente limitazione del ricorso alla compensazione delle spese. Diciamo no, ad alta voce, al criterio di spartizione clientelare delle cariche e ci impegniamo affinché le stesse siano affidate secondo predefiniti criteri di trasparenza, meritocrazia, competenza e territorialità. In ultimo, ma non certo per importanza, ci poniamo l’obiettivo di istituire la cd. Scuola forense per i giovani colleghi, l’istituto di mediazione e l’istituzione dell’organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento.

Chi sono i candidati di Progetto Forense

Sono professionisti rappresentativi dell’intero circondario di Napoli Nord, impegnati nell’associazionismo forense che fanno della professione e del recupero della sua dignità una battaglia di vita. Donne e uomini che ci mettono la faccia, che fermamente credono in un rinnovamento e rilancio del COA che sia veramente aperto e pronto alle nuove esigenze della professione e che quotidianamente, attraverso le associazioni forensi di appartenenza, conducono battaglie di vita o di morte per gli uffici giudiziari. Basti pensare all’impegno profuso da alcuni candidati di Progetto Forense per la riapertura del Giudice di pace di Frattamaggiore, per scongiurare la chiusura del Giudice di pace di Marano e l’impegno quotidiano per il suo funzionamento, e tutti gli altri che non fanno mai mancare il proprio sostegno al Gdp di Aversa, Casoria e Afragola.

Il suo primo atto da Presidente 

Avvierò immediatamente un tavolo di confronto con il Presidente del Tribunale affinché le udienze vengano svolte in maniera regolare, in orari accettabili e che non regni sovrana la confusione che complica l’attività dell’avvocatura e mina gravemente l’efficienza della giustizia con pesante nocumento per i cittadini.