11:16:36 CAPODRISE. Storie di uomini e di luci. Il 26 gennaio, alle 17:30, il Palazzo delle Arti di Capodrise ospiterà i luoghi, i volti, le culture, le storie del Mediterraneo, impressi negli scatti di Giovanni Izzo e nei racconti di Francesco Fossa.

Il primo, fotografo, “poeta della Domitiana”, è capace di entrare in contatto con quegli uomini e quelle donne che nel Mare nostrum hanno intravisto una via di fuga, alla ricerca di un’oasi di sogni da realizzare, di miraggi da vivere. Il secondo, Fossa, giornalista e fotografo, reporter di guerra per Mediaset, è testimone attento di terre lontane, da cui tanti sono fuggiti ma in cui tanti altri sono ancora incastrati, costretti a subire soprusi e violenze. A partire dal senso narrativo delle fotografie di Izzo, in esposizione fino al 2 febbraio, Fossa, in un dialogo di parole e immagini, saprà narrare il Mediterraneo, immenso e profondo, scrigno prezioso di tesori, nascosti sotto una coltre di privazioni, di povertà; quel cimitero d’acqua senza croci che risucchia speranze e trattiene corpi nelle viscere.

Con Izzo e Fossa, la giornalista Annamaria La Penna e il direttore artistico Michelangelo Giovinale. «Mediterraneo, storie di uomini e di luci» è il primo approdo della rassegna «Capodrise contemporanea», alla seconda edizione. «Il 26 gennaio – rivela Giovinale –, presenteremo anche il programma di quest’anno. Riteniamo sia il cartello che meglio identifichi la personalità di Palazzo delle Arti, spazio di contaminazione fra opere ed artisti. Sarà una rassegna inedita, forse prima nel suo genere, che azzererà le distanze fra le arti visive, la musica, il teatro, la letteratura, la fotografia, in un’esplosione di suggestioni fra i diversi linguaggi dell’uomo».