13:53:26 CASERTA. Scoppia il caso sanzioni relativamente alle multe comminate a quegli automobilisti che sostano negli stalli anche dopo che il pedaggio da loro pagato è scaduto.

La Tnp impone una sanzione di 17,50 euro per i trasgressori che pagano la multa nei cinque giorni successivi e di 25 per coloro che, invece, lo fanno dal sesto giorno in poi.

In realtà, però, all’atto pratico l’automobilista trasgressore si trova a pagare rispettivamente 33,50 euro o 41 euro perché alla sanzione vengono aggiunti 16 euro di spese, cioé una somma pari quasi alla sanzione stessa, di cui non viene data alcuna specifica.

La vicenda ha creato non pochi malumori in città e qualche studio legale ha anche indirizzato al Comune e alla società che gestisce il servizio le proprie rimostranze per capire come mai le spese per la sanzioni si equivalgano quasi alla sanzione stessa.

Gli stessi professionisti pare che siano anche pronti ad avviare un’azione giudiziaria.

Dopo anni di guerre contro la Pubbliservizi e la Pubbliparking, oggi, a finire sulla graticola e la Tmp, la società che ha vinto la gara per la gestione della sosta nel capoluogo. Se, rispetto alla precedente gestione, c’è un evidente risparmio sulla tariffa oraria, sono diverse le anomalie e le segnalazioni che sono finite sotto la lente di ingrandimento degli amministratori e che saranno discusse nel prossimo consiglio comunale grazie alla mozione che ha presentato l’esponente di Campania libera Mario Alessandro Russo.

Il deluchiano, infatti, ha rilevato come ci siano delle incongruenze rispetto ai servizi offerti e il capitolato d’appalto che potrebbero portare il Comune anche a non versare alla società parte delle somme dovute come risarcimento per il danno subito.

Si può dire che, sostanzialmente, da un punto di vista tecnologico per i servizi offerti si è assistito ad un arretramento tra la Pubbliparking e la Tmp. Mentre prima l’automobilista non era tenuto ad esporre il tagliando della sosta sul cruscotto perché le apparecchiature della Pubbliparking rilevavano automaticamente se le auto presenti nello singolo stallo avevano pagato il pedaggio oppure no, oggi è necessario che il tagliandino venga messo in bella mostra.

Il disservizio più grando con il quale, però, sono costretti a fare i conti i cittadini è l’impossibilità di pagare la sosta attraverso bancomat e carta di credito nonostante il capitolato lo prevedesse.

Appare evidente, nell’era del bitcoin, come si assista ad un disagio certamente grande per gli automobilisti che devono munirsi di monetine se vogliono parcheggiare senza problemi la loro vettura. Altro aspetto che crea disagio agli automobilisti è rappresentato dal fatto che non è possibile prolungare la sosta, così come succedeva prima, da un parchimetro diverso da quello in prossimità dello stallo dove si è parcheggiato.

Le colonnine presenti nella zona B di Caserta sono, infatti, differenti da quelle presenti nella zona A, cosa non prevista dal capitolato. Tra le altre cose, a quanto sembra, le colonnine della zona B non sono nuove di zecca, altro aspetto che non sarebbe conforme al capitolato.