16:36:24 MADDALONI. Settimana politicamente movimentata a Maddaloni, Giuseppe Razzano inizia il 2019 ristabilendo una distanza tra maggioranza e opposizione?

«Sei mesi vanno concessi a tutti, nessuno è Mandrake. La diversità di azione, se mi consente direttore, va però differenziata tra i vari gruppi di opposizione. Città di Idee, Maddaloni Positiva e Alternativa per Maddaloni si sono organizzati per essere sempre presenti sulle argomentazioni, stessa cosa vale per Gaetana Crisci, persona che non conosco ma che tutti i consiglieri mi dicono essere professionista molto valida. Dal Movimento cinque stelle invece mi sarei aspettato azioni molto più incisive, mentre il grande assente si chiama Partito Democratico. Maddaloni ha tante difficoltà, vive di grosse emergenze e necessità di una politica quotidiana basata soprattutto sull’assistenza. Dal Sindaco mi sarei aspettato molto di più, una persona esperta come lui avrebbe dovuto capovolgere come un calzino la città. Noto invece un certo appiattimento sulla consuetudine della gestione della politica maddalonese: l’arte dell’arrangiarsi».

Sulla questione Ospedale è stato iperattivo, come valuta la questione?

«Per me è stata come una seconda casa, mia mamma e mio padre hanno lavorato più di 40 anni in Ospedale. La vicenda è complessa e vedo grande approssimazione nel merito, quando Andrea De Filippo da un lato e Angelo Campolattano dall’altro hanno divulgato note stampa in difesa dell’Ospedale allora il limite era ampiamente superato e non si poteva restare in silenzio. Premesso che chiunque si occupa di politica sapeva i tempi del Piano Sanitario, il Sindaco, che non ha potere decisionale in merito ma che ha grande influenza politica, aveva un compito ben preciso da portare avanti: tutelare l’Ospedale. Maddaloni perderà dei reparti importanti e avrà meno posti letto, il Sindaco dove stava quando il Commissario alla Sanità e Presidente della Regione Vincenzo De Luca pianificava il da farsi? Eppure si sono incontrati diverse volte, forse la questione dell’Ospedale è passata in secondo piano rispetto alla richiesta di finanziamenti? Perché De Filippo non ha messo in campo un’azione con gli altri sindaci della Valle di Suessola in tempi utili? Perché forse non sapeva che stessero mortificando Maddaloni? Un Sindaco capace di essere all’altezza del ruolo non inciampa in questi errori. Campolattano invece è stato veramente fuori luogo, ma come fa a parlare in difesa dell’Ospedale quando il Piano viene fatto da De Luca e quindi dal Pd, ha il Presidente della Commissione Sanità Regionale che è del Pd ed è anche Casertano, ha il Direttore Sanitario dell’Asl del suo partito e per giunta di Maddaloni. La politica è serietà ed è soprattutto conoscenza delle tematiche, ho l’impressione che Campolattano parla senza sapere nulla dell’argomento, anche perché il Piano Ospedaliero ha un unico responsabile: il Partito Democratico».

Qual è il suo rapporto con il Partito Democratico?

«Politicamente nessuno, personalmente tanti. I rapporti personali vengono prima della politica. Già da tempo ho preso le distanze, non mi rivedo in tante azioni portate avanti dal Pd e soprattutto non mi rivedo in chi fa dell’approssimazione e dell’inciucio la sua ragione di vita, soprattutto a Maddaloni. Il centrosinistra l’ho inventato io, non esisteva. Eppure sono stato ostacolato in tutti modi e dal giorno dopo la mia sconfitta è cominciato il lavoro per denigrarmi perché il problema della sconfitta non era di tutti, ma solo mio. Saranno più contenti ora di essere tornati insignificanti. Forse il loro obiettivo è di avere un circolo del tressette piuttosto che un’organizzazione politica, superato il territorio maddalonese non contano nulla, portano solo acqua al mulino di qualche capibastone. Provate a chiedere se qualcuno di loro si candiderà alla Regione o se ostacolano De Filippo. La risposta sarà sempre la stessa: np, non pervenuti».

E’ vero che le è stato offerto di fare il Segretario Provinciale?

«Si perché negarlo. Non l’ho voluto fare per le motivazioni che le ho spiegato prima. Colgo l’occasione per fare il mio in bocca al lupo a Nicola Zingaretti, persona eccezionale e di grandi capacità. Spero per lui che diventi Segretario del Pd e che possa emarginare le zavorre. Ho i miei dubbi che riesca nell’intento ma mai mettere limiti alla provvidenza... ».

Si candiderà alle regionali?

«Mancano due anni e non so nemmeno se abiterò in Italia o all’Estero. In questo momento sono impegnato nello sviluppo delle mie attività imprenditoriali e dò un semplice supporto ai miei amici consiglieri comunali Tenneriello, Tontoli e Reitano.

Se devo negarle che l’idea mi stuzzica, le direi una bugia. Io sono per lo sviluppo di contenitori civici aggregati alle coalizioni, se dovesse esserci un progetto in questo senso e con Maddaloni protagonista certamente non mi tirerò indietro».