17:58:59 E’ di nuovo “open day” all’Istituto Comprensivo Vanvitelli di Caserta. Domenica 13 in mattinata, Sabato 19 nel pomeriggio e domenica 20 gennaio in mattinata, rispettivamente nella sede di Casolla, in quella di Parco degli Aranci e in quelle della Primaria di San Clemente e San Benedetto, alunni e docenti accoglieranno i visitatori per far conoscere la scuola e le sue attività, ma soprattutto per mostrare cosa nasce quando ad essere messi al centro sono gli studenti.

Al “Vanvitelli” questo non è solo un modo di dire, ma un impegno concreto portato avanti giorno per giorno. A partire dal progetto “Le buone regole le faccio anch’io” in cui i ragazzi imparano ad essere protagonisti nell’organizzazione della vita scolastica e a combattere illegalità e bullismo, sperimentando la partecipazione democratica, per passare ai percorsi di inclusione in cui talenti e diversità sono valorizzati ed armonizzati, per finire poi alle varie attività che hanno come scopo lo sviluppo delle competenze di cittadinanza.

“Siamo convinti” – dicono i docenti – “che un ambiente collaborativo, rilassato e sereno sia estremamente più produttivo rispetto alla competizione ed un lavoro sulla persona, piuttosto che sulle nozioni, sia molto più fruttuoso in termini di successo scolastico”. Ecco perché la sfida del prossimo triennio, ma già in parte realtà, è quella di innovare gli ambienti di apprendimento.

Non si tratta semplicemente di aumentare o migliorare le attrezzature (già sono presenti pc e LIM in tutte le aule, la sede di Parco degli Aranci ospita l’Atelier creativo- unico in tutta la città-, il coding e la robotica sono ormai pratiche comuni, molti strumenti scientifici sono quotidianamente utilizzati, la collaborazione con l’attiguo Planetario di Caserta è stretta e continua), ma di attuare un nuovo modo di fare lezione, portando il laboratorio in classe.

In altre parole, i docenti diventano “organizzatori di apprendimento”, mentre gli attori sono gli alunni che vengono condotti a costruire il loro sapere e le loro competenze attraverso esperienze concrete: in questo modo ciò che si impara, si impara molto più profondamente e in collegamento a quanto già si sa.

In diverse occasioni le classi si aprono e nascono nuovi gruppi che per qualche ora lavorano su attività specifiche, cogliendo così l’occasione per conoscersi, scambiarsi idee e costruire così la grande famiglia della “Vanvitelli”.

Alla Secondaria le classi aperte permettono approfondimenti difficili da fare nel normale lavoro di tutti i giorni e la “Scuola che vorrei”, un laboratorio di cinema per le competenze svolto a gruppi misti, apre alla possibilità di collegamenti interdisciplinari e di riflessioni e dibattiti su tematiche importanti ed attuali. Alla Primaria i progetti pomeridiani di potenziamento consentono agli alunni di lavorare sull’espressione artistica e sulla lettura.

Ma, in ogni caso, la classe con le sue dinamiche rimane l’aspetto fondamentale e la solidità della didattica tradizionale condizione imprescindibile per il lavoro quotidiano.

“Il nostro Istituto cerca di mettere a disposizione degli studenti occasioni di apprendimento reale” – spiega la dirigente scolastica, Rosaria Prisco – “Un esempio ne è la partecipazione al progetto Erasmus che ha visto già la visita di ragazzi e docenti di alcuni Paesi europei e che i nostri alunni ricambieranno a partire dal prossimo maggio: un modo per studiare le lingue straniere e vivere la comune cittadinanza europea attraverso esperienze concrete”.

Nella stessa direzione vanno i corsi PON e di “Scuola Viva”, come anche tutte le attività artistiche, scientifico-tecnologiche, ma soprattutto il “Progetto Lettura” che vede impegnate tutte le classi in percorsi che intendono suscitare la passione per i libri: reading, incontri con gli autori, giochi per fare della letteratura uno strumento di piena padronanza della madrelingua.

Insomma, “Venite al Vanvitelli! – recita lo slogan creato dagli alunni per invitare i loro amici più piccoli ad iscriversi – “Insieme saremo tutti più bravi e più belli!”.