16:29:18 «Il personale del comune di Caserta in assemblea spontanea, stamattina verso le ore 9,00 ha chiesto all'assessore al personale De Michele ed al dirigente al personale Biondi soluzioni circa le condizioni di forte disagio, che si protraggono da circa 2 anni, per la mancanza funzionalità di climatizzazione in tutte le sedi comunali e costretti in questi giorni a lavorare con i cappotti addosso.

L'Amministrazione comunale, in attesa della riparazione e ripristino dell'impianto di climatizzazione non esclude, in caso di emergenza con giornate di temperature insopportabili di freddo, la chiusura degli uffici comunali. Domani si prevedono temperatura tra 4 e 10 gradi; giovedi -2 gradi. Questi sono i risultati di una politica che non solo ha prodotto ad oggi un debito di oltre 170 milioni di euro, ma evidenza inefficienza nella gestione della macchina comunale tra l'altro, scevra di programmazione alla manutenzione degli immobili comunali, che si ripercuote sui servizi inefficienti da erogare ai cittadini». A puntare il dito è Enzo Russo dirigente sindacale comune Caserta.

Dopo le proteste di questa mattina dei dipendenti del Comune di Caserta, il Presidente di “Azione e PartecipazioneEnrico Trapassi ha dichiarato: “A Caserta, ormai, protestano tutti, ogni giorno e per ragioni diverse contro questa amministrazione! Gli unici che sembrano non accorgersene sono il Sindaco Marino e la sua maggioranza; dopo due anni e mezzo e nonostante le promesse e le dichiarazioni, che si affannano continuamente a fare, non hanno prodotto altro che disastri, scelte politiche ed amministrative assurde e fatto balzare Caserta all’onore delle cronache unicamente  per eventi negativi, guerre di poltrone e rimpasti di giunta. L’inadeguatezza e l’incapacità di questa amministrazione credo siano sotto gli occhi di tutti; non si può continuare così! Nell’esprimere la mia solidarietà ai dipendenti comunali che questa mattina giustamente protestavano, invito il Sindaco e la sua maggioranza a fare un gesto di dignità e di amore verso la città dimettendosi e riconsegnando la parola ai cittadini. Hanno fallito, vadano a casa!”.