SANTA MARIA CAPUA VETERE. Botta e risposta tra l’opposizione e il sindaco di Santa Maria Capua Vetere sulla questione legata ai finanziamenti regionali denominati ‘Borghi fioriti’.

Questa mattina, Salvatore Mastroianni aveva riferito: «Ennesima brutta figura. Ennesima revoca di un finanziamento regionale subita purtroppo dal nostro Comune a causa dell'inefficienza dell’amministrazione comunale guidata da Mattucci-Di Muro-Stellato. Per la serie l’amministrazione spende male i finanziamenti regionali, tanto da doverli restituire: il tutto a danno dei cittadini sammaritani. Ennesimo esempio di inettitudine politica ed impreparazione amministrativa a Santa Maria Capua Vetere. In considerazione dell'alto numero e dell'impressionante mole dei finanziamenti regionali ed europei persi dai nostri amministratori municipali, c’è solo da augurarsi che costoro finiscano quanto prima di arrecare danno alla nostra città, visto che si interessano solo ed esclusivamente del modo attraverso il quale devono fare tizio o caio assessore, o peggio ancora come rimanere attaccati alla poltrona, senza minimamente preoccuparsi delle mille esigenze del territorio».

La risposta del sindaco non si è fatta attendere. «E’ l’ennesima figuraccia di persone incompetenti – fa sapere il primo cittadini Di Muro - che non sanno neanche leggere un decreto dirigenziale e che pretendono di dare lezioni a buon mercato. La presunta revoca del finanziamento al Comune da parte della Regione, alla quale fa riferimento l’opposizione, è in realtà una ‘revoca della revoca’. In pratica, è falso che la nostra città abbia perso un finanziamento, mentre è vero il contrario: il finanziamento è salvo. Gli uffici comunali hanno trasmesso, come previsto, la documentazione richiesta entro il nuovo termine stabilito dal Ministero dei Beni Culturali e la Regione ha dovuto annullare il precedente provvedimento (del 2013) che ritirava il finanziamento. L’amministrazione in carica, quindi, non ha perso un bel nulla. Bene farebbero i tronfi soloni dell’opposizione a non fare il passo più lungo della gamba, a studiare un po’ di più e a non continuare a diffondere menzogne colossali, inanellando figuracce».

A chiudere la querelle è la precisazione di Salvatore Mastroianni che fa sapere: «La critica politica circa la scarsa efficacia amministrativa era ed è legata al semplice fatto che il Comune ha impiegato ben due anni (dal 2013 data della revoca al mese di settembre 2015 data delle integrazioni municipali) per inoltrare mere integrazioni di giustifiche relative ad un finanziamento regionale di poche migliaia di euro. Questo per il sindaco è sinonimo di efficienza amministrativa, per noi, invece, no».