09:33:15 CASERTA. Vicepresidente della Provincia di Caserta, consigliere comunale di Aversa, punto di riferimento di ‘Campania libera’, movimento diretta espressione del governatore Vincenzo De Luca, capeggiato in Terra di Lavoro dal consigliere regionale Luigi Bosco: parliamo dell’avvocato normanno Rosario Capasso.

Da anni la Provincia di Caserta vive un periodo difficile, soprattutto da un punto di vista economico-finanziario. Vicepresidente Capasso a che punto è la fase di risanamento delle casse dell’Ente?

«Quando ci siamo insediati abbiamo trovato una situazione a dir poco drammatica, resa ancora più difficile dal ritardo evidente con cui si è dichiarato il dissesto finanziario. Il nostro impegno è stato totale ed oggi possiamo guardare al futuro con molta più fiducia rispetto a qualche mese fa».

Qual è il prossimo provvedimento che sarà adottato per superare la fase di dissesto economico dell’Ente?

«Già a gennaio andremo ad approvare l’equilibrio di bilancio. Questo provvedimento ci darà la possibilità di superare il dissesto finanziario che abbiamo ereditato e di operare in maniera concreta sui territori provinciali, con interventi risolutivi nei settori di nostra competenza».

In queste ore, dopo anni di attesa, sono stati liberati i locali della Maddalena occupati abusivamente. Adesso cosa succederà?

«Finalmente trionfa la legalità e, dopo tanta attesa, riusciamo a restituire alla nostra provincia un bene di straordinario rilievo storico ed artistico. Tramite il nostro consigliere regionale Bosco, stiamo pensando di chiedere al governatore De Luca di istituire un tavolo di concertazione per recuperare in maniera definitiva l’intera zona. Saranno coinvolti i Comuni di Aversa, Trentola Ducenta e Lusciano. Attraverso gli enti preposti, confidiamo di trovare una risoluzione immediata alla vicenda».

Secondo lei quale può essere il futuro del complesso della Maddalena?

«Con l’approvazione dell’equilibrio di bilancio in Provincia, possiamo pensare di eliminare i canoni di locazione degli istituti scolastici cittadini e, attraverso una partnership tra gli attori in campo, realizzare un campus universitario. Non dimentichiamo che Aversa è una delle capitali storiche della psichiatria; sarebbe bello realizzare un museo sul tema nella zona in cui un tempo sorgeva uno degli ospedali più importanti d’Italia».