Ha dato tanto materiale di discussione il consiglio comunale di oggi anche perché, in seno alla maggioranza, ma anche all’opposizione, i rapporti non saranno più gli stessi. Mimmo Maietti dei Democratici per Caserta ha dichiarato ufficialmente di essere costretto a prendere le distanze dai «comportamenti della maggioranza», il che significa passaggio all’opposizione.

Il pomo della discordia è la delibera sulla variante urbanistica per il centro sportivo di Casola che è stata ritirata in consiglio comunale dopo che la stessa è stata oggetto di una violenta discussione già nel pre-consiglio di ieri dove si è addirittura sfiorata la rissa. Maietta ha detto che la mancata approvazione della delibera è un’occasione persa per Casertavecchia anche perché la parrocchia e don Valentino Picazio saranno costretti a rinunciare a parte del finanziamento ottenuto per il progetto. Ma, in consiglio, si apre un mini-caso Campania libera che non vota in linea con il resto della maggioranza su due questioni estremamente delicate come la mozione di Speranza per Caserta sui gettoni e sui debiti fuori bilancio. Nel primo caso, Mario Russo si è espresso favorevolmente con Apperti e Naim, con Liliana Trovato che si è astenuta, mentre nel secondo caso, i deluchiani hanno lasciato l’aula. Proprio la mozione di Speranza è stata un altro argomento di grande discussione nel consiglio di oggi. Apperti e Naim hanno sottolineato come la riduzione al minimo di legge dei gettoni per i consiglieri rappresenta un atto di responsabilità da parte degli eletti. Dall’altra parte, l’atto, è stato definito come populista. Dura la reprimenda del consigliere Gianluca Iannucci. «Non accettiamo lezioni di morale da chi ci ha apostrofato come delinquenti – ha sottolineato – vedete la mia dichiarazione dei redditi, da quando faccio l’amministratore è diminuita perché per fare il bene della città sono stato costretto a non seguire più direttamente le aziende di famiglia assumendo personale al mio posto. Se si vuole fare della beneficenza o se si vuole sostenere economicamente qualche causa basta dirlo e, ciascuno, liberamente, può dare il proprio contributo».