16:00:30 E’ stato un consiglio acceso quello che si è celebrato ieri sera a Mondragone. A finire sul banco degli imputati è il presidente del consiglio Claudio Petrella ‘reo’ di aver portato all’attenzione dell’assise cittadina degli argomenti in maniera frettolosa.

Prima questione: il regolamento sulle disposizioni anticipate di trattamento che dovrà entrare in vigore a partire dal nuovo anno. Si tratta dello strumento che dovrà regolamentare questioni come il testamento biologico, tema particolarmente sentito non solo a Mondragone. Il punto è stato votato all’unanimità da parte del consiglio anche se dai banchi dell’opposizione è stato evidenziato come si sarebbe dovuto provvedere prima a far passare il regolamento in commissione e, poi, portarlo all’attenzione del parlamentino cittadino. «Se non si riesce ad avere una correttezza istituzionale nemmeno su questioni sulle quali siamo tutti d’accordo, siamo davvero all’assurdo… - spiegano all’unisono dai banchi dell’opposizione – abbiamo votato l’argomento per dare continuità a quanto fatto dalla nostra amministrazione che su questa questione è stata sempre particolarmente attenta avendo anche aderito formalmente al progetto della carta d’identità donazione organi». Se su questo punto, la minoranza ha accusato l’esecutivo Pacifico su questioni di forma, ben diversa è l’accusa mossa rispetto al punto sulle variazioni di bilancio. In un primo momento, infatti, all’ordine del giorno del consiglio oltre a questi due punti c’erano anche due debiti fuori bilancio da riconoscere. La presenza di pareri non proprio positivi da parte de4i tecnici ha fatto in modo che la maggioranza decidesse, anche dietro ‘consiglio’ dell’opposizione di ritirare i debiti per meglio approfondire la questione e di lasciare in discussione solo le variazioni. Il problema, però, è che nella delibera sulle variazioni non è stato cancellato il passaggio relativo ai debiti, quindi, nei fatti, se fosse passata così com’è l’amministrazione avrebbe approvato tali debiti senza che gli stessi fossero riconosciuti dal consiglio comunale come prevede la legge, commettendo un abuso. Di questa cosa si è accorta l’opposizione che ha invitato i colleghi a modificare la delibera. Pacifico e i suoi hanno recepito ‘il consiglio’ provvedendo ad emendare l’atto che è passato con i voti della maggioranza.