18:33:30 II 15 novembre 2018, i Carabinieri dell'Aliquota Operativa della Compagnia di Capua, a seguito di attività investigativa diretta da questa Procura della Repubblica, hanno eseguito un fermo ed associato alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, E. A. (classe 1945) e S.I. (classe 1984), ritenuti responsabili, in concorso, dei reati aggravati e continuati di atti persecutori, violenza privata, lesioni personali e tentata violenza sessuale.

La misura è scaturita a conclusione di una breve, ma intensa, indagine, avviata all'inizio del corrente mese, a seguito di denuncia sporta da una donna - con la quale E.A. aveva avuto una relazione sentimentale -, che permetteva di acquisire inconfutabili elementi dimostrativi di una reiterata attività persecutoria svolta dallo stesso, con l'aiuto di SI., nei confronti della donna; gli indagati ponevano in essere una serie di comportamenti violenti, minacciosi e molesti, oltre ad una tentativo di violenza sessuale (in tal caso il solo E.A.), cagionando alla vittima un grave stato di ansia, paura e sofferenza, incompatibili con le normali condizioni di vita, così costringendola a modificare le proprie abitudini quotidiane ed a trasferirsi in altra dimora.

All'atto del fermo, presso l'abitazione dell'E.A., venivano rinvenute e sottoposte a sequestro una baionetta per facile Mauser e una pistola semiautomatica a salve, senza tappo rosso, utilizzate dai soggetti per le condotte minatorie.

Nella giornata odierna, l'ufficio del Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, condividendo pienamente le risultanze investigative, disponeva la prosecuzione della custodia in carcere nei confronti di entrambi i soggetti.

Ancora una volta l'istanza punitiva della persona offesa si è rilevata decisiva per l'accertamento dei fatti, dimostrandosi fondamentale per l'azione di contrasto ai fenomeni di violenza nei confronti delle donne, priorità di questa Procura della Repubblica.