10:52:47 SAN PRISCO. La dichiarazione di indipendenza dell'ex vicesindaco Domenico Carrillo avrà delle inevitabili ripercussioni sulla disomogenea maggioranza di San Prisco, retta dal primo cittadino D'Angelo. 

Ne sono convinti i consiglieri comunali del gruppo 'LiberaMente Insieme', che, su quanto accaduto in aula nella serata di venerdì, hanno riferito: «A distanza di poco più di un anno e mezzo dal vergognoso ribaltone con cui il sindaco ha rinnegato l'accordo sottoscritto con il suo elettorato, la storia si ripete. Questa volta - continuano Matrona Libertino, Filomena De Felice, Rosaria Pasquariello, Annalia Curatolo e Salvatore Abbate - il dottor D'Angelo tradisce l'accordo sottoscritto in quella occasione con l'ex candidato sindaco del gruppo 'Noi Valori' Domenico Carrillo, con la complicità del pupillo di quest'ultimo, che nel frattempo sembra abbia chiuso a sua volta un nuovo patto con il gruppo 'LeAli' in cambio del pieno appoggio alla sua passata candidatura a consigliere provinciale e ad una ipotetica candidatura alle prossime elezioni regionali. 

Nel consiglio di venerdì 16 novembre, quindi, l'ex vicesindaco Carrillo si è dichiarato indipendente passando tra le file dell'opposizione, non dopo aver messo in difficoltà o meglio in imbarazzo un sindaco assolutamente incapace di reggere il confronto. 

Il consiglio è stato ancora una volta vetrina di arroganza, incompetenza e pochezza politica di un gruppo di amministratori impegnati unicamente a mantenere la poltrona a qualsiasi costo. 

In Assise, per assurdo, si sono salvati solo consiglieri e assessori che coerentemente con il loro persistente comportamento hanno scelto il mutismo. 

Quando assessori interrogati dall'opposizione su problematiche serie, rispondono che i quesiti proposti rientrano nell'ambito della gestione che spetta ai responsabili degli uffici e che la politica ha la sola competenza di dare l'indirizzo politico, non solo ci si scorda che compito degli amministratori è soprattutto il controllo sulla corretta gestione, ma si dimostra anche la non conoscenza delle materie collegate alle proprie deleghe. 

Per tutto questo - concludono - siamo sempre più convinti che l'amministrazione D'Angelo non è un pericolo per il nostro paese ma una vera sciagura e consentire loro di continuare a fare danni incalcolabili è responsabilità di ognuno di noi».