GIOIA SANNITICA. A distanza di un anno dalla brutta notizia vicenda legata all’azienda agricola che fa capo a Giuseppe Gravante il Comune di Gioia Sannitica si dichiara parte civile. Lo rende noto il sindaco Michelangelo Raccio: “Assolutamente ignari dell’illecito che si stava perpetrando ai danni del nostro territorio a distanza di tempo e dopo che chi di dovere ha accertato tale illecito mi è sembrato altrettanto doveroso il costituirci parte civile in questa brutta vicenda affidando ad un legale il compito di far valere le nostre ragioni”.

Era lo scorso autunno quando l’azienda agricola in località “Fossolagno” venne rivoltata come un calzino e il Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Caserta eseguì l’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere a carico di Giuseppe Gravante. Smaltimento, direttamente nel fiume Volturno, degli effluenti dell'allevamento di bestiame e dei reflui provenienti dalle sale di mungitura; interramenti e bruciamenti di rifiuti speciali. Questi sono solo due degli illeciti che si perpetravano ai danni del territorio, come si legge dal verbale del Corpo Forestale. “E’ naturale e doveroso, oggi, costituirci come parte civile in quanto soggetti danneggiati da un reato incommentabile”. Ha concluso il sindaco.