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17:52:13 “I comuni, i sindaci di questo territorio non possono essere lasciati soli, le istituzioni regionali e nazionali devono starci accanto”. Lo ha detto il sindaco di Caserta Carlo Marino, da pochi giorni anche presidente dell’Ato Rifiuti, intervenendo in prefettura al Comitato per l’ordine Pubblico e la Sicurezza, convocato dopo l’incendio allo Stir di Santa Maria Capua Vetere e presieduto dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

“Non basta semplicemente aumentare le forze dell’ordine per il controllo del territorio – ha aggiunto Marino – ma occorre una seria programmazione e progettazione sul ciclo integrato dei rifiuti. Questi episodi creano, giustamente, paura nelle nostre comunità e invece noi dobbiamo creare le condizioni per creare un nuovo modello di gestione. La provincia di Caserta, anzi, deve diventare un vero e proprio laboratorio – e qui parlo da presidente dell’Ato Rifiuti – con l’approvazione da parte del Consiglio d’Ambito del primo Piano d’Ambito in Regione Campania che punti non solo alla differenziata ma anche al riciclo. Ma la realizzazione di ciclo integrato dei rifiuti passa necessariamente attraverso l’impiantistica. Dobbiamo costruire in provincia di Caserta un sistema – ha concluso il sindaco del Capoluogo -che sia autosufficiente, che si sostenga da solo, che sia un modello per l’intera regione. Ma per fare questo abbiamo bisogno del supporto della stessa Regione, delle istituzioni nazionali e di quelle del territorio”.

Incendio STIR, il PD di Maddaloni critica il Governo: “Dire che la camorra fa schifo non basta più”

Nella serata di ieri, è andato a fuoco lo Stabilimento di Tritovagliatura ed Imballaggio Rifiuti di Santa Maria Capua Vetere. Si tratta del quarto incendio del genere in pochi mesi in provincia di Caserta, dopo quelli di Pastorano, Pascarola e Marcianise, senza contare quelli occorsi nelle altre province della Regione Campania.

Ad andare a fuoco non sono solo tonnellate di rifiuti, ma anche la speranza di intere comunità di poter vivere in un ambiente salubre. Il tutto, in maniera ormai evidente, secondo il piano di una matrice criminale.

Ma la criminalità si combatte con strumenti legislativi e politiche in grado di creare una soluzione alternativa all'illegalità, e non soltanto con la repressione. Per questo non possiamo considerare soddisfacente la posizione del Ministro dell'Ambiente Sergio Costa, espressa poco da all'esito del sopralluogo effettuato presso lo STIR di Santa Maria Capua Vetere.

Sorvegliare gli impianti non basta più. Promettere pene severe non basta più. Dire che la "camorra fa schifo" non basta più. La Terra dei Fuochi è qui, sotto in nostri piedi. Brucia ancora, ed a spegnerla non saranno slogan urlati al vento. Serve rimodulare il pensiero politico ed individuare strumenti legislativi in grado di rendere applicabile il concetto di economia circolare dei rifiuti, mettendo gli enti comunali nelle condizioni di poter gestire integralmente il ciclo dei rifiuti prodotti sui propri territori.

Impianti come lo STIR di Santa Maria Capua Vetere, o come quelli di Pastorano, Pascarola e Marcianise, non vanno solo sorvegliati meglio, ma progressivamente chiusi del tutto. La politica deve farsi carico di scelte drastiche, per questo le misure indicate dal Ministero dell'Ambiente non possono considerarsi sufficienti. Diversamente, possiamo scegliere di continuare a lasciare il sistema in balia della criminalità

INCENDIO STIR, MICCOLO (SpC) AI CINQUE STELLE: “Basta passerelle, non si possono aspettare 7 incendi per intervenire”

“E’ un fatto grave e vergognoso quello che si è verificato ieri sera quando, mentre le fiamme divampavano all’interno dello Stir, politici locali e nazionali hanno approfittato del loro ruolo per superare i cordoni di sicurezza e avviare vere e proprie dirette social per raccontare ai cittadini quello che stava succedendo. Come se - dichiara il coordinatore di Speranza per Caserta - per accorgersi degli impianti rifiuti a fuoco non bastasse l’odore nauseabondo provocato dai materiali bruciati. E’ una vergogna che parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle che sono al Governo abbiano atteso il settimo, dico settimo non secondo o terzo, incendio ad un impianto per decidere di mandare i Carabinieri a presidiare le strutture. Come giustamente ieri ha fatto il ministro Costa, troppo tardi a nostro avviso che da anni viviamo la ‘terra dei fuochi’ e che abbiamo concesso il nostro tempo, e anche i nostri voti, proprio in nome di un cambiamento forte su queste tematiche. Invitiamo i parlamentari a Cinque Stelle, essendo entrati ormai nel quinto mese di Governo, a smetterla di fare le passerelle e a portare in Parlamento la richiesta di maggiore sicurezza per gli impianti rifiuti campani messi a dura prova dall’offensiva militare scatenata in queste settimane dalla camorra interessata alla realizzazione di nuovi impianti come quello che dovrà sorgere, nelle intenzioni del sindaco Marino, a Ponteselice. Salviamo gli impianti esistenti - conclude Miccolo - prima di costruirne di nuovi e inutili.”

  1. Maria C.V., Incendio STIR: possibile dolo. La UGL chiede intervento Governo ed esercito
  2. Maria Capua Vetere (Caserta) - Nella serata di ieri si è sviluppato un incendio allo Stir di Santa Maria Capua Vetere, collocato di fronte al carcere di San Tammaro, che ha lambito il cielo e l’aria di preoccupante nube tossica con la conseguenza di un ennesimo danno ambientale ai danni di Terra di Lavoro.

Vi sono indagini in corso sulle cause che hanno scatenato il rogo e dai primi rilievi effettuati sembra si tratti di un incendio di natura dolosa.

Ancora questa mattina sul posto stanno lavorando i vigili del fuoco di Aversa e quelli del comando di Caserta per spegnere le fiamme che hanno avvolto, durante la serata e continuato nella notte, i cumuli di spazzatura che giacevano all’interno del capannone.

Un disastro, il quarto da Luglio, che allarma tutto il territorio per il quale urge un intervento energico da parte della Politica locale e centrale. Un intervento che metta fine al dilagare dei fenomeni incendiari sia dolosi che per disattenzione umana, che stanno mettendo in ginocchio questa parte dell’Italia.

Il segretario nazionale dell’Igiene ambientale Roberto Favoccia, di comune accordo con il segretario unione territoriale di Caserta Ferdinando Palumbo, a seguito dell’incendio divampato nella serata di ieri a Santa Maria Capua Vetere, scriveranno una lettera al governo, al presidente Conte, per richiedere misure urgenti in tema di difesa del territorio e dell’Ambiente.

“Ormai in autostrada A1 nel tratto del casello Acerra-Afragola fino al casello di Caserta non si può stare con i finestrini aperti ed a questo fenomeno noi cittadini campani sembriamo quasi rassegnati”. Ha dichiarato Roberto Favoccia, Segretario Nazionale UGL Igiene Ambientale:

“Negli ultimi quattro mesi però, si sta assistendo ad un fenomeno inaccettabile, che va ben oltre le croniche problematiche dei roghi illegali sparsi per il territorio: 4 incendi in altrettanti siti, ultimo lo STIR di Santa Maria Capua Vetere e pochi giorni fa al Lea di Marcianise. Non si può tollerare che vadano a fuoco gli impianti, serve uno stato di emergenza. Serve una ricognizione immediata di tutti gli impianti in Campania e urgenti messe in sicurezza di tutte le anomalie, fino alla più banale. Altrimenti il danno sarà incommensurabile sia per il ciclo integrato ma soprattutto per la salute dei cittadini. Come O.S. chiederemo l'intervento, con una Lettera, al presidente del Consiglio”. Ha concluso il sindacalista.

Anche il segretario territoriale di Caserta Ferdinando Palumbo chiede aiuto al governo:

“Chiediamo che su questi territori, in tema di incendi agli impianti di rifiuti spesso tossici, intervenga il Governo poiché il lungo stillicidio di eventi crea problemi seri di controllo del territorio e di salute”.

“Quanto accaduto questa notte a Santa Maria Capua Vetere mi sconcerta nel profondo, sono preoccupato ed allo stesso tempo, consapevole di dover mettere in campo tutte le azioni affinchè questi roghi non si verifichino più. Soprattutto, dobbiamo lavorare molto di più sulla sicurezza ed il controllo del territorio – ha dichiarato Gaetano Panico Segretario Regionale Unione Generale del Lavoro - :l’argomento della sicurezza ambientale è uno dei tratti che contraddistingue la mia azione di segretario della UGL, essendo tra le altre cose, nativo del comune di Acerra. Vivo dunque questa situazione sulla mia pelle ed ho piena contezza di quelle che sono le problematiche dell’inquinamento, vivendole giorno per giorno, nei luoghi in cui si sviluppa. La nostra azione in Regione sarà quella di attivare quanti più tavoli possibili per cercare di trovare una soluzione definitiva all’annoso problema dei roghi”.

Ancora incendi dolosi agli impianti di rifiuti in Terra di Lavoro, Barbaro (Lega) «è un attacco alla legalità, serve l’Esercito»

L’ennesimo incendio, questa notte, ad un impianto di trattamento rifiuti in Terra di Lavoro apre il profilo di una vera e propria guerra al sistema di trattamento rifiuti messo in piedi dalle istituzioni dopo le emergenze degli scorsi anni.

«Siamo sotto attacco, non c’è ombra di dubbio – dichiara il sen. Claudio Barbaro (Lega), eletto nel collegio plurinominale Campania 1 Avellino, Benevento, Caserta – ed è la legalità ed i cittadini di Terra di Lavoro ad essere sotto un attacco misero da parte di chi ha sempre gestito il mondo dei rifiuti solo per ottenere il suo vantaggio a discapito di tutto e tutti.

«Prima Caivano, poi Marcianise una settimana fa, adesso Santa Maria Capua Vetere. Tutti incendi dolosi, siti ben precisi e ben noti, è indubbio che ci sia dietro una mano sola. L’impegno delle Istituzioni, a questo punto, non basta: ci vuole il pugno duro.

«È necessario un presidio puntuale ed attento, competente e preciso come solo l’Esercito può esserlo. È indubbio che dovremo aspettarci nuovi attacchi di questo tipo, bisogna rispondere con la dovuta durezza aumentando i controlli ed inasprendo le pene contro i crimini verso l’ambiente».

"L'idea di fare un consiglio dei Ministri a Napoli lanciata oggi da Di Maio, sempre più a corto d'idee, e' vecchia. Lo ha gia' fatto Silvio Berlusconi nel 2008 risolvendo il problema dei rifiuti in Campania. Si ha davvero l'impressione che anche nel caso degli incendi a Santa Maria Capua Vetere, Di Maio non sappia davvero di cosa si parli e soprattutto non abbia alcuna idea risolutiva".

Lo dice Fulvio Martusciello europarlamentare di Forza Italia.   


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