LA TRAGEDIA DELL’APPIA - L’Audi A3 investe Michele che muore sul colpo, il contachilometri della vettura ‘bastarda’ avrebbe toccato quota 200 Km/h. Il giovane alla guida accusato di omicidio stradale. I funerali probabilmente domani alle 15

 
11:31:12 SANTA MARIA A VICO. Il contachilometri che tocca quota 200 Km/h su una strada provinciale normale dove il limite è 60: un andare oltre, una classica bravata che ha spezzato la vita di un giovane totalmente innocente.

Si, perché Michele Petrone, futuro avvocato dallo sguardo pieno di dolcezza ed una riservatezza soltanto apparente, ha avuto contro un destino crudele: si trovava al posto sbagliato al momento sbagliato. Stava dicendo alla madre che era di ritorno dalla solita passeggiata col suo amato cagnolino, quando all’improvviso il tempo si è fermato per sempre.

Un’Audi A3 guidata da un giovane poco più che ventenne (denunciato a piede libero con l’accusa di omicidio stradale) lo ha travolto, schiantandosi contro il cancello di un’abitazione su una Nazionale Appia sempre pericolosa. Michele è morto sul colpo: troppo forte e devastante infatti è stato l’impatto contro una vettura che viaggiava a 200 Km/h, in maniera incredibile su una strada normale. Secondo alcune indiscrezioni però non confermate, pare che ci fosse in atto una gara tra l’Audi ed una Bmw, che dopo l’incidente si sarebbe messa alla fuga. I filmati delle telecamere di videosorveglianza sono al vaglio delle forze dell’ordine che chiariranno in maniera precisa la dinamica. C’è un giovane, Emilio Di Nuzzo, che lotta tra la vita e la morte: si trovata sui sedili posteriori dell’Audi ed stato quasi schiacciato dal cofano, le sue condizioni sono stabili ma gravissime. Anche lui si trovava al posto sbagliato al momento sbagliato. La Valle di Suessola fa il tifo per lui nella battaglia più difficile della sua giovane vita, così come ricorderà per sempre il sorriso e il volto pieno di bontà del 29enne Michele, che quest’anno doveva sostenere l’esame per diventare avvocato, il suo più grande sogno. Figlio di un docente molto stimato in città, aveva numerosissimi amici e la sua grande passione, invece che un pallone o una ‘bastarda’ auto da 50mila Euro, era la chitarra. Ed ora in paradiso troverà un angelo con cui suonare e canticchiare, con cui andare a passeggio per l’eternità. I funerali del giovane potrebbero esserci già domani alle ore 15 presso la Basilica della Madonna dell’Assunta.