CASERTA. In merito al commissariamento di Fulvio Campagnuolo avvenuto ufficialmente ieri, ma già deciso a tavolino da settimane, Marco Cerreto componente della Direzione Nazionale del partito dichiara: «Il commissariamento di Campagnuolo mortifica di fatto la democrazia interna del partito, lo stesso è stato eletto da un libero congresso unitario, il suo nome proposto quale sintesi e superamento di due candidature contrapposte, la mia e quella di Enzo Pagano, persona che stimiamo e rispettiamo.

A Fulvio, va tutto il nostro ringraziamento per aver interpretato il ruolo incarnando la migliore impersonalità attiva propria di un vero dirigente, contribuendo a portare all'interno del partito molte energie, professionalità, e rappresentanti di organizzazioni professionali che hanno avuto anche la loro rappresentanza in lista alle ultime regionali portando il partito ad avere uno dei migliori risultati in Italia, quindi onestamente non si comprendono i motivi ‘politici’ di questa decisione. Tanto più mortificante il ‘promoveatur ut amoveatur’ che lo vedrebbe alla vicesegreteria regionale, che ci riporta a logiche che non ci appartengono. Ho più volte sostenuto nel corso di riunioni del coordinamento provinciale che attorno a Fulvio dovesse stringersi un gruppo unito per avviare una serie di iniziative sul territorio, ma qualcuno ha preferito evidentemente seguire altre logiche, se questo è il metodo che si vuole utilizzare per far crescere una comunità e per allargare un partito, significa che dovremo necessariamente avviare un confronto aperto per verificare se sussitano ancora le condizione per la nostra permanenza in Fratelli d’Italia».