CASERTA. «Enzo Pagano è il nuovo portavoce provinciale di Fratelli d'Italia». Ad annunciarlo è Gimmi Cangiano, membro dell'esecutivo nazionale di Fdi- AN e fedelissimo di Giorgia Meloni.
«Con la nomina di Enzo Pagano - dichiara Cangiano- continua la fase di crescita del nostro movimento in provincia di Caserta. Da questo momento, parte la fase 2.0 di Fratelli d’Italia. Come, infatti, previsto dalla mozione vincente dell'assemblea di An, da qui a qualche mese, proveremo ad aggregare tutta la destra diffusa sul territorio nazionale cercando di traghettare il partito in vista della fase congressuale annunciata dalla Meloni per i primi mesi del 2016. Al fianco di Enzo Pagano ci saranno i dirigenti ed i tanti militanti che in questi mesi hanno stretto i denti e hanno continuato a dare il loro contributo,in termine di consensi e di idee. L'esito di Atreju prima, e dell'assemblea della Fondazione An dopo, hanno rappresentato una marcia in più per il nostro movimento,che superata la fase delle contrapposizione ideologiche e personali,si avvia ad essere centro propulsore di una destra rinnovata, tesa ad aggregare e costruire una ‘casa politica’ in cui ci sia spazio per tutti quelli che ancora ci credono. Il nostro è un appello ai militanti di oggi ma anche a quelli di ieri; che- come sostiene Cangiano- al di là delle mozioni e delle polemiche sentono forte l'esigenza di ritrovarsi, ancora e di nuovo, uniti in un solo simbolo e sotto un'unica bandiera. È per questo motivo che, già dalle prossime ore, la segreteria provinciale metterà in campo ogni risorsa disponibile e tenterà di recuperare l'impegno attivo e fattivo di tutti coloro che sentono forte l'esigenza di creare una nuova destra nazionale ed identitaria, sulla base delle posizioni, dei programmi e delle idee che hanno proiettato la Meloni tra i leader più amati e seguiti da noi cittadini. Infine -conclude Cangiano- il mio ringraziamento va a Fulvio Campagnuolo, per l’impegno e la partecipazione profusi in questo ultimo anno, con l’auspicio che possa continuare a contribuire alla crescita del nostro partito». Anche il nuovo coordinatore provinciale, Enzo Pagano, è già pronto per rimettere in moto il partito che rappresenta, a livelli comunque importanti, da diverso tempo. Non è tipo da polemiche, e non si sofferma più di tanto sull’avvicendarsi di conferme e smentite che nei giorni scorsi hanno riguardato la sua figura ed il suo nome. «Ho ricevuto nella tarda serata di ieri la nomina a coordinatore provinciale di Fdi- An. Non è mio costume -sostiene infatti il nuovo portavoce- esprimermi su notizie che seppure plausibili e veritiere, non avevano ancora il carattere del l'ufficialità. Di chiacchiere se ne sono fatte fin troppe in questi mesi. Adesso è il momento di passare ai fatti, di continuare il lavoro già avviato da chi mi ha preceduto, Fulvio Campagnuolo, a cui va tutta la mia stima e il ringraziamento per i risultati ottenuti, di rinforzare e rafforzare il partito e di garantire una serena e proficua fase congressuale. Non amo le polemiche. Non ho nulla da dimostrare né mi sento la sintesi di epurazioni politiche e di vendette personali sterili e fini a se stesse. La resa dei conti è una pratica che non mi appartiene. Partiremo dalle singole realtà territoriali, soprattutto le più piccole, e lo farò insieme a tutti coloro che hanno voglia di realizzare un progetto ambizioso e di dare vita ad un soggetto politico che possa raccogliere le istanze e le aspettative di tutti coloro che in esso si riconosceranno. Al momento qui da noi c'è solo da lavorare:abbiamo bisogno di idee, di progettualità,di voglia di fare, di voglia di mettersi continuamente in gioco e in discussione. Chiunque abbia voglia di affrontare questa sfida, è il benvenuto. Per chi crede, invece, di fare passerelle, di ergersi a protagonista e censore, di venire a dettare legge, non ci sarà spazio. Abbiamo consentito a troppi e per troppo tempo di marciarci su: è ora di cambiare passo, di creare un'alternativa valida ad un centro- sinistra che non tutela i cittadini, di guardare con animo costruttivo e propositivo agli appuntamenti politici ed elettorali che ci aspettano da qui a pochi mesi».
