MARCIANISE. La Barilla crede nello stabilimento di Marcianise ed è intenzionata a puntare forte su di esso.

In occasione dei cinquant’anni di vita della fabbrica di Marcianise, infatti, il gruppo ha annunciato 20 milioni di euro di investimenti per i prossimi cinque anni (dopo i 50 degli ultimi dieci) per qualità del prodotto, sicurezza, efficienza e sostenibilità.

Marcianise è protagonista dei festeggiamenti del gruppo che, in tutti i suoi rappresentanti, testimoniano la centralità dello stabilimento nei piani della Barilla.

Sabino Di Leva, responsabile del molino di Altamura (che festeggia a sua volta il mezzo secolo quest’anno, sempre di proprietà della Barilla) racconta che, se si mettessero in fila i camion usati in cinque decenni per il trasporto della semola da Altamura a Marcianise, si percorrerebbero 15mila chilometri.

Andrea Belli, delle Relazione esterne, sottolinea quanto «il gruppo Barilla continui a credere e a investire nel sistema Paese Italia, nel made in Italy, compreso il Sud Italia». «In queste regioni – spiega – abbiamo tre realtà produttive importanti: a Melfi per i prodotti da forno, il pastificio di Foggia e lo stabilimento di Marcianise.

Questa realtà è l’espressione di una filiera corta e integrata che garantisce alti livelli di qualità e sicurezza alimentare “dal campo alla tavola”».

In occasione della “festa di compleanno”, la Barilla ha messo a disposizione – in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II – una borsa di ricerca annuale di 40mila euro destinata a un giovane laureato in Scienze e tecnologie agrarie nell’ambito di un progetto dal titolo “Messa a punto di sistemi innovativi per la coltivazione in serra di basilico di qualità”.

L’obiettivo è mettere a punto metodologie innovative di coltivazione in serra per un prodotto che poi sarà usato per il sugo al pesto della Barilla. E’ stato anche pubblicato un libro (“Il Grano, il Bronzo, Loro”) dedicato ai lavoratori che hanno contribuito al successo dello stabilimento di Marcianise.