CASERTA. La fine anticipata dell’esperienza amministrativa di Pio Del Gaudio ha accelerato un processo che sarebbe esploso, probabilmente, solo dopo la pausa estiva: quello della corsa alla carica di sindaco.

 

Con il sistema dei partiti ormai imploso a livello nazionale e le spaccature verticali che si sono registrate sia nel centrodestra che nel centrosinistra che sono state alla base della fine del governo di Del Gaudio in città si può parlare di un vero e proprio esercito di sindaci.

Ambizioni più o meno espresse che hanno messo in moto in città “la macchina delle liste”: oggi un po’ tutti ritengono di potersi mettere a capo di uno schieramento e di poter conquistare uno scranno, o meglio, il primo scranno di Palazzo Castropignano.

Chi non ha indugiato nello scendere in campo, è stato Francesco Apperti, consigliere comunale uscente di Speranza per Caserta che guiderà una coalizione con il movimento civico di centrosinistra, l’Altra Europa e un gruppo di associazioni con l’obiettivo di rompere gli schemi del sistema tradizionale.

Già cinque anni fa “Speranza” ottenne un incoraggiante 10% che rappresenta la base dalla quale far partire ogni forma di ragionamento. L’idea di rubare la scena ai partiti tradizionali è anche quella del Movimento 5 stelle che, alle ultime regionali, proprio nel capoluogo ha raccolto un 20% che lascia riflettere sulla forza dei grillini che da due anni ormai sono al lavoro per assestare il colpaccio.

Nell’agone dei candidati a sindaco, di diritto, va inserito l’uscente Del Gaudio che ha dichiarato pubblicamente di sentirsi primo cittadino e che, ovviamente, guarda con attenzione a quello che sta succedendo in città per potersi riprendere quello che, con la forza, gli è stato sottratto. In questo ragionamento va inserita la decisione di Del Gaudio di lanciare l’associazione “I casertani”, un contenitore oltre il centrodestra nel quale parlare di politica e attraverso il quale, chissà decidere di riproporsi alla città.

La strada dell’associazione l’ha percorsa anche l’ex assessore provinciale Donato Affinito che, in queste ore, ha lanciato CasertaOggi. Tornando alla vecchia maggioranza Del Gaudio, non nasconde il suo desiderio di candidarsi a sindaco l’architetto Giuseppe Greco, forte del risultato rotondo raccolto nel capoluogo alle ultime elezioni regionali, dal quale è pronto a ripartire. In casa Forza Italia, però, Greco potrebbe trovarsi sulla sua strada, una figura che, proprio in occasione delle regionali, è stata importante per la sua candidatura: Giovanna Petrenga. La deputata non entra nello scontro mai e valuta con attenzione la possibilità di giocarsi le sue carte sulla città dopo due mandati in Parlamento. Tutti i ragionamenti, ovviamente, non possono non prescindere dal neo consigliere regionale di Forza Italia Gianpiero Zinzi e dai suoi ventiduemila voti. Rumors dicono che il nome sul quale punterebbe l’area Zinzi, sarebbe quello dell’ex presidente della Provincia Domenico Zinzi che, però, ha sempre smentito questa eventualità. Più concreta, invece, sembra essere la possibilità di vedere premiata la militanza di Gianni Mancino, già vicesindaco e assessore provinciale, da sempre legatissimo alla famiglia Zinzi. Un pensierino alla candidatura a sindaco, la fa anche Nello Spirito, ex assessore al Bilancio, espertissimo di materia finanziaria e di questioni legate al dissesto che ha lasciato l’amministrazione Del Gaudio in anticipo perché in dissenso con le scelte operate. Nome sempre spendibile per la carica di sindaco è quello di uno dei decani del consiglio comunale, il vicesindaco uscente Enzo Ferraro. Al momento veste i panni della spettatrice attenta, la prima dei non eletti alla Regione di Forza Italia Lucrezia Cicia per capire se ci sono o meno le condizioni per scendere in campo in questa competizione. Da valutare, poi, la possibilità di vedere in campo due cartelli civici con a capo l’ex presidente del consiglio comunale Gianfausto Iarrobino e l’ex consigliere comunale di Fli Luigi Cobianchi. Entrambi non hanno mai fatto mistero di avere questa velleità, entrambi in queste ore si stanno guardando intorno per capire se ci sono i margini per costruire un cartello che possa essere competitivo. Passando al centrosinistra, lo scenario è tutt’altro che definito. C’è, innanzitutto, da valutare la posizione dell’ex assessore della giunta Petteruti Giuseppe Ceceri che l’idea di candidarsi a sindaco la porta avanti ormai da almeno una quindicina di anni e che, però, nelle ultime settimane, è stato travolto da un’inchiesta giudiziaria. Passando al Partito democratico, invece, nelle ultime ore si è fatto il nome dell’ex consigliere regionale Eduardo Giordano passato nel Pd in occasione delle regionali grazie ai buoni uffici dell’avvocato Carlo Marino che, pure è un nome, attualmente sul tavolo per questa competizione. Il gruppo di Rifare l’Italia, invece, lavora su Enrico Tresca, consigliere uscente. Anche i pittelliani schierano un loro nome ai nastri di partenza: l’ex assessore Enzo Battarra. In casa Nuovo centrodestra, il nome caldo, poi, è quello di Pasquale Corvino. Il coordinatore cittadino degli alfaniani e presidente della Casertana ha dichiarato pubblicamente di volersi giocare le sue carte per questa competizione. Anche la Lega potrebbe essere della partita con un proprio nome, l’imprenditore Massimo Rossi. Siamo solo all’inizio, ma nelle prossime ore e nelle prossime settimane potrebbero venire fuori altri aspiranti sindaci.