SANTA MARIA CAPUA VETERE. Inizia oggi una settimana di vitale importanza per il futuro dell’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere, diretta dal sindaco Bigio Di Muro.
Dopo la presentazione della mozione di sfiducia firmata da dieci consiglieri comunali (il documento sarà siglato anche da Rosario Graziano appena questi entrerà ufficialmente in Assise), adesso il presidente dell’Assemblea dovrà convocare un consesso entro venti giorni, così come previsto dal regolamento. Insomma, il 22 ottobre è il termine ultimo per farlo. I firmatari della mozione, durante la conferenza stampa che hanno tenuto sabato mattina, hanno annunciato che chiederanno al prefetto di effettuare tutti i controlli del caso, affinché venga rispettata la scadenza. Adesso, occorrerà convincere almeno altri due consiglieri a votare la sfiducia per decretare la fine dell’esperienza amministrativa del sindaco Di Muro. Tra i rappresentanti della minoranza serpeggiano due convinzione: l’attuale governo cittadino non arriverà alla fatidica data del 22 ottobre, quindi ci sarà la sfiducia nei prossimi diciassette giorni; il primo cittadino difficilmente si dimetterà prima della decisione del consiglio comunale. Dunque, a Santa Maria Capua Vetere c’è una situazione tutt’altro che tranquilla, pronta ad implodere da un momento all’altro.