11:20:32 MADDALONI. Avvocato Russo, il suo gruppo ha protocollato una richiesta che respinge, di fatto, la modifica al regolamento delle commissioni proposta dalla maggioranza. Perché siete contrari?
«Abbiamo ritenuto necessario avviare l’iter previsto dal Regolamento comunale attualmente vigente, dato che a quasi due mesi dall’insediamento del Consiglio comunale, l’organo deputato a costituire le Commissioni consiliari permanenti (Presidente del Consiglio comunale), non ci ha consentito di poter esercitare a pieno le nostre funzioni nell’interesse della comunità. La richiesta di modifica della composizione delle Commissioni in misura proporzionale non può essere accettata per difetto di procedura e perché posta in violazione del principio di partecipazione democratica. Mi spiego meglio. Per modificare la composizione delle Commissioni le stesse vanno prima costituite e nei 15 giorni successivi va convocato il Consiglio comunale per ratificarne l’insediamento. Riteniamo, dunque, che l’organo cui compete la discussione circa eventuali modifiche del Regolamento comunale sia la Prima Commissione (legislazione, organizzazione e personale) che già in prima convocazione può varare una proposta di modifica della composizione delle Commissioni da approvare, poi, in Consiglio comunale. Per quanto riguarda il merito della proposta, riteniamo che non sia pensabile modificare la composizione delle Commissioni permanenti negando il diritto ad alcuni gruppi consiliari di essere parte integrante dell’attività amministrativa.
Si pensi, ad esempio, alla Commissione Garanzia e Controllo. Limitare la partecipazione attiva in questa commissione, che funge da organo supremo di controllo politico ed amministrativo, svilirebbe in maniera inequivocabile le funzioni dei gruppi consiliari di minoranza».
Per voi, quindi, non è un problema che le commissioni diventino un “gettonificio” come è successo negli ultimi anni…
«Noi riteniamo che il Consiglio e le Commissioni siano organi di fondamentale importanza e centrali nella vita democratica della città e condanniamo chi, negli anni, ha ritenuto gli stessi organi esclusive forme di sostentamento. Le Commissioni, se utilizzate con proficuità, possono determinare realmente l’indirizzo politico ed amministrativo del Comune. Allo stesso tempo siamo consapevoli che le Commissioni, storicamente, hanno rappresentato un costo rilevante per le casse comunali e pertanto siamo disponibili a ridurre tali costi, proponendo una riduzione sensibile o, addirittura, l’azzeramento dei gettoni di presenza per consentire a tutti i gruppi consiliari di esprimere un proprio rappresentante in ogni Commissione».
La riorganizzazione del Pd collegata al congresso nazionale ha portato già ad avvicinamenti al partito di personaggi che per svariate ragioni, hanno fatto scelto differenti dai democrat. Lei potrebbe seguire la stessa strada?
«Il nostro Paese sta vivendo un periodo di enorme difficoltà. La dilagante diffusione del sovranismo sta mettendo a repentaglio la tenuta democratica della nostra società. Non a caso, l’ONU, ha inviato degli ispettori per verificare l’esistenza di pratiche di natura antidemocratica e lesive dei diritti fondamentali dell’uomo, a seguito delle politiche restrittive e nazionaliste poste in atto dalle attuali forze di governo. Ebbene, in tale fase storica è impensabile restare immobili ed attendere inerti il susseguirsi degli eventi. Il nostro movimento, Maddaloni è green, di certo non lo sarà e contribuirà attivamente alla creazione di un fronte democratico che chiami a raccolta i giovani, i movimenti presenti in Città ed i partiti sinceramente democratici per aprire una discussione ed attivare iniziative politiche di sostegno a quanto già in Italia si sta muovendo per contrastare il delirio imperante di tali forze sovraniste».
In queste settimane, c’è stato un particolare dinamismo da parte della giunta De Filippo soprattutto per quello che riguarda il quotidiano. Come lo valuta?
«Certamente valuto con favore che un’amministrazione comunale miri a ripristinare la normalità iniziando dall’ordinario. È pur vero, però, che si dovrebbe da un lato consentire a tutti gli organi dell’amministrazione di partecipare alla vita democratica, con ad esempio l’istituzione delle Commissioni e il ripristino della consultazione pubblica delle determinazioni, dall’altro si dovrebbe pensare anche a quale debba essere la vocazione della Città e a non perdere ulteriori opportunità per il rilancio del nostro territorio. Non mi pare al momento che sia emersa una visione strategica relativa allo sviluppo della Città. Il nostro movimento si sta adoperando per organizzare sul territorio iniziative di confronto per preparare progetti che investano il processo di rinascita dal punto di vista culturale ed occupazionale della Città, inserendosi nelle iniziative programmate dalla Regione Campania».
Cosa si aspetta dalla maggioranza in questo autunno. Qual è l’atto di cui la città necessita immediatamente?
«Noi abbiamo accolto con favore l’accelerata dell’Amministrazione circa l’approvazione del PUC. In questi giorni, difatti, abbiamo indicato il nostro tecnico di fiducia nell’ufficio di piano, l’Arch. Marco Lombardi, sperando che, stavolta, si possa giungere, all’esito di una discussione seria e partecipata, all’approvazione di un atto che possa fungere da volano per il rilancio del nostro territorio. Del pari, ritengo che la paventata conclusione della disputa con l’ISE possa dare nuovo ossigeno alle casse comunali, da investire poi nel sociale. Ricordo che il Sindaco in campagna elettorale utilizzò lo slogan “Tutto e subito”. Nell’ultimo consiglio comunale, invece, ha ufficiosamente annunciato il pagamento dilazionato in diversi anni degli oltre 15 milioni di euro dovuti dall’ISE al Comune. Premesso che condividevo la proposta di riscuotere tutte le somme dovute in un’unica soluzione, penso che la proposta di rateizzo possa essere accettata solo se garantita da copertura fideiussoria idonea a cristallizzare la certezza del recupero di dette somme. Diversamente, si perderebbe l’ennesima opportunità di creare le risorse che consentano alla nostra Città di ripartire».
