SAN PRISCO. «L'amministrazione comunale di San Prisco, diretto dal sindaco Domenico D'Angelo, su pressione di tutti quei cittadini penalizzati da un Puc che prevede la contabilizzazione di alloggi realizzabili nelle zone B2 e B3 pari rispettivamente a 79 e 26, numeri al momento completamente esauriti, si è legittimamente posto il problema di una possibile ridefinizione del Piano Programmatico.

In data 9 aprile una corposa delegazione (sindaco assessori consiglieri e tecnico comunale) è stata ricevuta in modo puramente informale presso l'ufficio Urbanistico della Provincia, per delucidazioni. Subito dopo il tecnico comunale predispone proposta di delibera che, nonostante l'urgenza, non viene portata nel consiglio del 27 maggio. Approda, invece, in Assise il giorno 30 luglio, con un ritardo incomprensibile di circa quattro mesi rispetto all'incontro avutosi in Provincia. In questa seduta il sindaco, appellandosi all'articolo 23 del Regolamento, chiede e ottiene dall'assemblea la sospensiva sulla delibera in questione e incarica il responsabile dell'area tecnica di provvedere a chiedere formale parere sull'argomento alla Provincia. Tutto questo strano iter è per noi quantomeno sospetto, probabilmente non c'era condivisione di tutti i consiglieri sulla proposta. La Provincia con la massima tempestività, in data 10 agosto riscontra la nota del Comune datata 7 agosto, con la quale sottolineando il carattere informale del precedente incontro, che quindi non giustifica assolutamente il suo passaggio in delibera a supporto della proposta, considerato, tra l’altro, che non rientra tra i compiti della Provincia fornire consulenza ai comuni (addirittura viene chiesto in autotutela la cancellazione in delibera numero 54/2018 del periodo relativo alle "risultanze verbali" dell'incontro) sottolinea che l'Ente, motivando e dimostrando la necessità di variare il Puc, ha tutti gli strumenti normativi per giungere ad una propria conclusione. Nella nota della Provincia è chiara tutta l'incompetenza dell’Amministrazione d’Angelo e in tutta questa faccenda è racchiusa l'arroganza di una maggioranza, che continua a fare danni a questo territorio».

I consiglieri comunali di San Prisco del gruppo 'LiberaMente Insieme'