08:56:17 Familiari e amici non avevano certo immaginato di festeggiare così il suo compleanno, ma il destino ha voluto che la vita di Mariopio Zarrillo terminasse in una maniera così violenta e misteriosa ad una settimana dalla ricorrenza.

Per tenere viva la sua memoria, domani sera, in occasione del suo compleanno, è stata organizzata una fiaccolata in città. L’appuntamento è per le ore 20,30, in piazza Umberto I da dove la fiaccolata partirà per attraversare via Roma e via Marconi (dove verrà deposta una corona di fiori fuori villa Schiavo), in via Quercia, via Novelli, via San Simeone, via Battisti e piazza Carità dove è previsto un grande momento di preghiera. A farsi promotore dell’iniziativa è stato don Antonio Piccirillo, parroco della chiesa di San Simeone, assieme alla Croce Rossa. Intanto proseguono le indagini da parte degli inquirenti per stabilire le cause di una morte che nessuno riesce a spiegarsi. Perché la decisione di farla finita a villa Schiavo? Che ragioni aveva per uccidersi un ragazzo voluto bene da tutti? Mariopio era fidanzato e fino a due mesi fa lavorava in una casa famiglia a San Prisco. Dall’autopsia e dagli interrogatori che ci saranno nelle prossime ore, gli inquirenti sperano di ricostruire la verità. Intanto sono stati ricostruiti gli ultimi istanti di vita del ragazzo. Nel pomeriggio di quel maledetto venerdì 31 agosto, Mariopio si era recato a Teano per acquistare la pistola usata per la sua morte. Poi alle 22.,30 il nulla. L’ingresso nella villa abbandonata, i due spari contro il muro con le cuffie che si usano nello sport, forse per provare l’arma (Mariopio aveva il porto d’armi sportivo) e, infine l’insano gesto: fotogrammi drammatici dai quali, comunque manca ancora qualcosa per capire il perché di una vita spezzata ad un’età così giovane.