18:06:57 La stabilizzazione dei precari del comparto Sanità è una notizia molto positiva che aspettavamo: finalmente dà risposte e certezze a tanti lavoratori. Nel corso di questa lunga battaglia condotta al fianco del MoPass ho più volte sollecitato la Giunta regionale e gli uffici a ragionare sulle perplessità in ordine alle categorie da includere nel procedimento di stabilizzazione.

Sono lieto che quelle indecisioni siano state affrontate e ora superate, dimostrando in questo modo anche la fondatezza delle nostre richieste. Facciamo salva la bontà dell’impostazione del Presidente De Luca, ma in questa vicenda restano dei nodi da sciogliere come quelli relativi all’accesso al comma 1 - invece che al comma 2 - del personale precario assunto con contratti ex art. 15 octies d.lgs 502/92 che hanno maturato i requisiti per legge. Su questo continueremo ad essere da impulso e a vigilare”.

Lo ha dichiarato il presidente della Commissione Terra dei Fuochi, Gianpiero Zinzi

L'impegno già assunto dal Presidente De Luca per stabilizzare tutti i precari della sanità è stato onorato con la sottoscrizione del protocollo operativo siglato in Regione da CGIL, CISL e UIL confederali e di categoria della Campania, insieme ai vertici amministrativi regionali, giovedì 12 luglio, un obiettivo reso possibile grazie alla circolare MADIA. 

La CISL FP e la CISL Ust di Caserta esprimono soddisfazione. I Segretari Giovanni Letizia, Nicola Cristiani e Franco Della Rocca si sono già riuniti per deliberare un programma operativo di azione da integrare su tutto il territorio nelle aziende casertane. 

"E’ stato fatto un buon lavoro - dichiara la nota congiunta dei tre segretari - l'accordo prevede un incontro sindacale mirato alla definizione del fabbisogno triennale del personale e con esso il piano delle assunzioni 2018/2020.  La CISL consapevole delle difficoltà per il notevole numero degli addetti che operano nell’ASL di Caserta si impegnerà da subito per cercare di velocizzare l’iter concorsuale, si prevedono coefficienti di premialità a favore di tutti i lavoratori che hanno maturato negli anni esperienze professionali importanti". 

Come sappiamo, questa condizione è enormemente costata ai lavoratori precari del territorio, mortificando per troppo tempo la loro professionalità, dedizione e assiduità sul lavoro. Eppure, l’ASL di Caserta, nonostante il blocco del turn over con una perdita di posti di lavoro dal 2004 ad oggi di circa 2500 operatori sanitari tra medici, infermieri, tecnici e amministrativi, grazie ai lavoratori precari è riuscita a garantire e mantenere i LEA (livelli essenziali di assistenza) in modo efficiente, pur lavorando ai minimi termini e non avendo riconosciuto nessun diritto contrattuale (lavoro senza ferie, senza malattia e senza alcuna tutela contrattuale etc.).

Altro discorso per l’Azienda Ospedaliera, la Cisl Fp/UST  ha chiesto, insieme alla CGIL e alla UIL, un incontro  per discutere del futuro dei lavoratori somministrati, purtroppo per ora esclusi dalle stabilizzazioni, ma il cui riconoscimento dei servizi maturati presso l’azienda ospedaliera, ricordiamo, era previsto nell'accordo già sottoscritto.

"Quello di oggi segna un passo importante verso il più complessivo superamento del precariato in Campania - afferma il segretario

generale della Cisl Campania, Doriana Buonavita - Rivendichiamo con orgoglio il contributo offerto dalla nostra organizzazione. La dignità delle persone passa anche attraverso un lavoro stabile, un patrimonio di professionalità che non può essere disperso".