11:47:31 Copyright, tutto da rifare o quasi: nella seduta plenaria di Strasburgo è prevalsa la tesi che la nuova normativa proposta è ancora troppo vaga e soggetta ad interpretazioni da non poter tutelare, editori, autori e piattaforme on line.

Il Parlamento Europeo ha detto no alla riforma riaprendo la discussione su una materia che va, sicuramente normata e armonizzata tra tutti gli stati membri. Va ricordato, infatti, che le regole rispetto al copyright sono ferme al 2001 quando, certamente, internet era cosa ben diversa rispetto a quella che è oggi. La discussione è ruotata, in particolare, intorno a due articoli della nuova normativa l’11 e il 13. L’articolo 11 ha messo uno di fronte all’altro editori di siti di informazione e piattaforme di ricerca e social network. In particolare gli editori accusano social network e motori di ricerca di usare i loro contenuti senza riconoscere alcuna forma di compensazione economica; di contro, le piattaforme sostengono di fare già gli interessi degli editori, visto che il loro traffico arriva in buona parte dalle anteprime pubblicate sui social network, oppure inserite nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca. L’articolo 13, invece, prevede un controllo preventivo dei contenuti con il blocco del caricamento in maniera preventiva di quelli che violano il copyright. Da queste due questioni, e non è di certo poco, il parlamento europeo dovrà ripartire per normare un settore che, giorno dopo giorno, diventa sempre più strategico per l’economia mondiale. Ma come hanno votato i nostri politici? Vediamo il voto degli eletti nella circoscrizione meridionale. Si sono espressi in maniera favorevole alla riforma i popolari Fulvio Martusciello e Barbara Matera, i socialisti Giosi Ferrandino e Pina Picierno. Hanno votato contro i socialisti Nicola Caputo, Andrea Cozzolino e Massimo Paolucci. All’interno dei partiti italiani, vista la materia così controversa, non c’è stata un’unità di giudizio. Bel dettaglio nel Movimento 5 stelle sono stati 11 i voti contro, nel
Partito Democratico 8 i contro, 15 a favore, 1 astenuto, in
Articolo 1: 2 contro, in
Possibile: 1 contro.
Per gli Indipendente/verdi 3 i voti contrari, mentre in Sinistra Italiana 1.
Per la Lega 4 voti contro, mentre in
Forza Italia 6 quelli a favore.
Erano 19 gli assenti.